L’EDITOREEL: Politica, su cosa si litigherà da settembre
Dopo una breve pausa estiva, a settembre tornerà ad accendersi lo scontro politico. Le questioni sul tavolo sono tre: elezioni regionali, riforma della giustizia e caso Almasri.
Agosto è giunto agli sgoccioli, la politica anche ha avuto una leggera battuta di arresto ma sappiamo bene che a settembre tornerà ad accendersi lo scontro.
Le questioni sul tavolo sono tre: elezioni regionali, riforma della giustizia e caso Almasri.
Scelte quelle che verrano fatte che potrebbero segnare il futuro politico fino al 2027.
Partiamo dalle regionali: al voto andranno Toscani,Pugliesi, Campani, Calabresi, Veneti, Marchigiani e valdostani.
Poi c’è la giustizia: la riforma costituzionale con la separazione delle carriere dei magistrati arriverà alle Camere in seconda lettura. Il governo punta al referendum nel 2026, e quello sarà molto più di un voto tecnico: diventerà un giudizio politico sull’intera maggioranza.
E infine il caso Almasri, che a settembre porterà al voto sull’autorizzazione a procedere per i ministri Nordio, Piantedosi e il sottosegretario Mantovano. Qui il confronto con la magistratura sarà durissimo.
Tutto questo mentre la gente comune, noi, aspettiamo risposte concrete: lavoro, sicurezza, sanità.
E allora vi chiedo: questa politica che si prepara a litigare, lo farà davvero per noi o solo per sopravvivere fino alle elezioni?
