L’EDITOREEL: Perché la RAI rimanda Fagnani al mittente

Stavolta non c’entrano divergenze di ideali, politica o libertà di espressione. Il motivo del probabile ritorno di Belve a NOVE è stato scatenato da Striscia la notizia che accusa la giornalista Francesca Fagnani di pubblicità occulta.

Quale sarà stata la notizia più discussa della scorsa settimana? Ad essere sincera è sempre molto difficile scegliere, ma questa volta lo è stato ancora di più. Quindi ho deciso di trattare la questione Fagnani anziché altre, solo per fare chiarezza. 

 

A chiusura dell’ultima puntata del suo programma “Belve” la giornalista ha lasciato il dubbio sul suo futuro in RAI scatenando così l’ipotesi di passare a NOVE, emittente che ha dato i natali al format.

Quindi, non è per nulla corretto equiparare il suo caso a quello di Fazio e Amadeus, in quanto si tratterebbe del ritorno di una figliuol prodiga!

Ma perché? 

E no, non c’entrano divergenze di ideali, politica o libertà di espressione. Il motivo è stato scatenato da Striscia la notizia che accusa la giornalista di pubblicità occulta. 

Lei si è difesa ostentando sicurezza per un argomento che chi è del settore invece ha colto come scarsa conoscenza del codice deontologico. Il che fa capire anche come è riuscita a superare gli esami di idoneità professionale. 

Intanto, il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio l’ha segnalata al collegio di disciplina, perché è categoricamente vietato ai giornalisti fare promozione, anche se a titolo gratuito. Della questione se n’è già parlato per la Gruber, ma la belva Fagnani ha fatto di peggio: ha tirato in ballo altri colleghi sostenendo di conoscere chi addirittura è sul libro paga di noti brand. 

La questione a questo punto non è più se Fagnani continuerà Belve in un’altra emittente ma se continuerà ad essere una giornalista. 

Sono in tanti che hanno deciso di chiudere il tesserino in un cassetto per fare solo i conduttori o le conduttrici. 

Forse è a questi ex colleghi che Fagnani si riferisce. 

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