L’EDITOREEL: Perché è meglio non chiamare il corriere

L’altro giorno in un gruppo social che seguo è comparso un post che mi ha fatto riflettere su quanto le persone tendano ad usare poco il cervello.

Non voglio offendere nessuno ma ragionare assieme a voi. 

Il post era di uno dei corrieri della zona – e ripeto uno dei corrieri, cioé non è l’unico -, che in modo molto gentile ricordava che il suo ruolo non è quello di fornire informazioni sui pacchi in consegna. 

Pertanto, chiedeva la cortesia di non usare, e soprattutto di non divulgare per tale scopo, quello che in realtà è il suo numero di cellulare personale.

Ora, vabbè credere che uno può essere in grado di riferire se ha una determinata consegna in programma, ma tra i commenti ho letto motivazioni del tipo: credevo fosse un cellulare aziendale e non personale. Ma se pure fosse stato aziendale, vi sembra normale chiamare qualcuno che sta sicuramente guidando – perché è quello il suo lavoro – piuttosto che usare il contatto preposto che ogni agenzia di consegne fornisce insieme alla geolocalizzazione del pacco?

Io non ho mai memorizzato i numeri dei corrieri quelle volte che mi hanno contattata e nemmeno saprei chi dei tanti della stessa agenzia dovrei chiamare perché, lo ripeto, non è sempre lo stesso corriere. Poi, non voglio rischiare di disturbarlo mentre è alla guida, se usa il cellulare comunque per faccende sue è un’altra questione, ma almeno non sarò stata io la causa di una eventuale negligenza.

E comunque, io non ho mai trovato complicato seguire le indicazioni che vengono date direttamente dal fornitore di servizi per ogni esigenza.

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