L’EDITOREEL: Per non divorziare si finge morto
Per chi si finge morto è previsto l’arresto. Ma c’è chi, pur di non affrontare il divorzio, ha preferito lasciare una galera rischiando di entrare in un’altra.
Affrontare un divorzio richiede, spesso per gli uomini, anche se oggi non è più così, un enorme dispendio di soldi ma anche di energie. Lo dico per esperienza. Ancora peggio se di mezzo ci sono dei figli.
E’ forse per questo che il commerciante di Imola, ha preferito fingersi suicida durante la fase di separazione dopo un matrimonio di 15 anni e due figli. Adamo Guerra, di nome ma non di fatto a quanto pare, perché al conflitto ha preferito la diserzione, era infatti sparito da 10 anni, dopo aver lasciato una lettere d’addio e biglietti in cui minacciava il suicidio.
L’uomo, oggi 55 enne, è stato trovato a Patrasso, in Grecia, iscritto all’Anagrafe Italiani residenti all’estero da appena il 2022.
Sulle sue tracce si è messa la trasmissione tv “Chi l’ha visto?”, dopo che la moglie aveva presentato le pratiche di divorzio e aveva scoperto la verità sulla sorte del marito.
Al di là del caso mediatico che ne è scaturito, la questione è molto grave dal punto di vista giudiziario: chi fa finta di suicidarsi integra il reato di procurato allarme all’autorità per il quale è previsto anche l’arresto.
A questo punto, non sarebbe stato meglio affrontare il divorzio come tanti, invece di rischiare di passare da una galera ad un’altra?
L’editoreel è la rubrica di Katiuscia Laneri, fondatrice e direttrice della testata giornalistica, pensata per i social media con l’obiettivo di riportare brevi considerazioni e pensieri personali in una nuova e più moderna modalità di comunicazione.