L’EDITOREEL: Occhio alla nuova truffa del diesel
La Guardia di Finanza ha smascherato un’associazione per delinquere che rubava cherosene nella base Nato in Belgio per poi miscelarlo e venderlo in Italia attraverso stazioni di servizio conniventi.
Il carburante sta diventando sempre più pericoloso, non solo per l’ambiente e per le nostre tasche. Dopo la truffa dei contatori nei distributori di benzina, l’Italia è vittima di un altro inganno.
La Guardia di Finanza ha smascherato un’associazione per delinquere che rubava cherosene nella base Nato in Belgio per poi miscelarlo e venderlo in Italia attraverso stazioni di servizio conniventi. Fino ad ora una trentina sono risultati positivi al diesel contraffatto e sono stati segnalati all’autorità giudiziaria.
Ma qui non si tratta solo di frode allo Stato e di contrabbando di prodotti petroliferi, ma di grave attentato alla vita umana. Tali prodotti, se chimicamente alterati, possono determinare rischi sia per l’ambiente che per la sicurezza della circolazione stradale.
La miscela, infatti, è altamente inquinante e provoca ingenti danni al motore o al circuito di alimentazione. L’auto può quindi andare in panne mentre si è in viaggio e rischiare quindi di provocare incidenti. Il “falso” diesel è finito in Toscana, Lazio, Campania, Umbria e Abruzzo.
Quindi, se avete fatto rifornimento in una di queste regioni, vi consiglio di fare un controllo alla vostra auto, perché prevenire è sempre meglio che curare.
L’editoreel è la rubrica di Katiuscia Laneri, fondatrice e direttrice della testata giornalistica, pensata per i social media con l’ obiettivo di riportare brevi considerazioni e pensieri personali in una nuova e più moderna modalità di comunicazione.