L’EDITOREEL: Nuove regole per la cittadinanza italiana

Essere italiani è una questione di sangue… o di legame con il Paese? Il governo ha deciso di cambiare le regole sulla cittadinanza.

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Essere italiani è una questione di sangue… o di legame con il Paese? Il governo ha deciso di cambiare le regole sulla cittadinanza.

Fino ad oggi bastava il cosiddetto ius sanguinis, il diritto di sangue, che permetteva a milioni di discendenti di italiani nel mondo di diventare cittadini italiani.

Ma il Consiglio dei Ministri ha appena approvato una riforma che cambia tutto: d’ora in poi, solo chi ha un genitore o un nonno nato in Italia potrà essere cittadino italiano dalla nascita. Questo significa che tantissimi oriundi italiani nel mondo perderanno questa possibilità.

Un esempio concreto? Lionel Messi. Il campione argentino è cittadino italiano grazie a un trisnonno emigrato dalle Marche. Con la nuova legge, oggi non lo sarebbe più.

Il governo dice che questa riforma serve a fermare il “mercato dei passaporti” e a dare la cittadinanza solo a chi ha un legame reale con l’Italia. 

Ma questa riforma è davvero giusta? Da un lato, c’è chi pensa che l’Italia debba premiare chi mantiene un legame autentico con la nostra cultura. Dall’altro, c’è chi vede in questo cambiamento un modo per chiudere le porte a milioni di discendenti di italiani che si sentono parte della nostra identità. Beh, siamo sinceri, ci sono personaggi che ci hanno resi fieri del loro legame, anche se lontano, con il nostro Paese. 

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