L’EDITOREEL: Nuove regole per gli affitti brevi

Gli alloggi privi di apposito bollino non potranno essere pubblicizzati e scatteranno controlli dell’Agenzia delle entrate e sanzioni per chi li mette comunque sul mercato.

Naviga a vele spiegate la Banca dati delle strutture ricettive. L’obiettivo? raccogliere, entro il 1 settembre, tutte le strutture, comprese quelle extralberghiere e gli appartamenti destinati alla locazione breve, presenti sul territorio nazionale. 

Dopo questa fase il Codice identificativo nazionale (Cin) assegnato dal Ministero del Turismo diventerà definitivo.

Il codice servirà a certificare che le strutture sono in regola, per i fuorilegge sono previste multe da 800 a 8.000 euro.

Inoltre, gli appartamenti privi dell’apposito bollino non potranno essere pubblicizzati e scatteranno i controlli dell’Agenzia delle entrate per chi li mette comunque sul mercato con una la sanzione che varia da 500 a 5.000 euro, con l’aggiunta dell’immediata rimozione dell’annuncio stesso.

Al momento possono richiedere il Cin solo i residenti in: Abruzzo, Calabria, Lombardia, Marche, Puglia, Sicilia e Veneto. Per le altre Regioni vale ancora il Cir, cioè il Codice identificativo regionale rilasciato dal Comune. Chi ha già il Cir da settembre in poi potrà “convertirlo” in Cin. 

In questo modo si spera di riuscire a debellare il rischio truffa che, complice il web, sta interessando parecchi turisti.  

 

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