L’EDITOREEL: Matrimonio civile, ferie dimezzate se ci riprovi
Per la legge italiana al primo matrimonio civile spettano 15 giorni di congedo retribuito. Ma per le seconde nozze i giorni diventano 8.
Ma secondo voi… chi si sposa la seconda volta vale meno? La questione mi tocca direttamente, perché – non è previsto – ma nel caso sì per me sarebbe una seconda esperienza da coniuge.
Per la legge italiana al primo matrimonio civile spettano 15 giorni di congedo retribuito. Quindici giorni belli pieni, pagati, per iniziare la nuova vita.
Ma se vi risposate i giorni diventano solo 8.
Cioè, in pratica lo Stato vi dice: ‘Vabbè, ti sei già sposato una volta, che pretendi? Alla seconda bastano meno festeggiamenti… e meno ferie.’
E se vi sposate solo in chiesa senza rito civile? Peggio ancora: zero congedo. Evidentemente perché quel matrimonio non conta proprio.
Pare che la giustificazione sia che la regola sia obsoleta, nata negli anni 30 e pensata per sostenere la “nuova famiglia”. Ma oggi, dove tra divorzi e seconde nozze non ci scandalizza più nessuno, ha ancora senso questa distinzione?
La verità, quindi, è che questa legge fotografa un’Italia che non esiste più, ma che continua a dirci, con una certa ironia amara: il primo amore conta… il resto è un ripiego. Oppure, non ti è bastata la lezione? E allora beccate questa!
