L’EDITOREEL: Mancano 6 Euro, taxi ferma la corsa in ospedale

In Giappone un preside viene licenziato e perde la pensione per aver approfittato di una tazza di caffè più grande rispetto a quella pagata. In Italia, invece, nulla si è fatto per redarguire il tassista che ha lasciato in strada una persona che stava correndo in ospedale senza il denaro sufficiente. Poi ci chiediamo perché nel nostro Paese persistono certi comportamenti.

In Giappone il preside di una scuola media è stato licenziato per aver prelevato dalla macchinetta del caffè di un minimarket una bevanda con il formato più grande rispetto a quello pagato alla cassa. L’uomo, scoperto da un commesso, ha confessato di aver usato lo stratagemma altre sei volte risparmiando un totale di 490 yen (circa tre euro). Per questo motivo l’uomo è stato licenziato dal Consiglio dell’Istruzione per “condotta indegna di un funzionario pubblico educativo” perdendo così anche i requisiti per andare in pensione. 

In Italia, invece, un muratore è stato lasciato in mezzo alla strada di notte da un tassista che doveva portarlo in ospedale per un trapianto di rene. Raggiunto all’improvviso dalla telefonata, non aveva con sé i contanti sufficienti a pagare la corsa. Per soli 6 euro mancanti l’uomo ha rischiato di perdere un intervento che attendeva da mesi e che gli avrebbe salvato la vita. Il tassista non solo lo ha lasciato di notte per strada, probabilmente non credendo alla sua storia, ma si è portato via anche lo zaino dell’uomo contenente la documentazione medica per accedere al centro trapianti. Per fortuna il muratore è riuscito a non perdere l’occasione, riguardo al tassista non è toccata la punizione del giapponese che effettivamente è esagerata, ma nemmeno un rimprovero. 

Poi ci chiediamo perché nel nostro Paese persistono certi comportamenti.

 

 

 

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