L’EDITOREEL: Leva militare obbligatoria in Italia, missione impossibile
Sulla carta la leva militare obbligatoria può essere riattivata, ma nella realtà ci sono nodi complessi da sciogliere che rendono la missione impossibile.
Secondo voi, l’Italia dovrebbe reintrodurre la leva militare obbligatoria?
A livello teorico sarebbe possibile: la leva in Italia non è stata abolita, ma soltanto sospesa nel 2005. In pratica, però, il suo ripristino non è così semplice.
Le criticità sono diverse. La prima è economica: reintrodurre la leva significherebbe creare nuove caserme, ripristinare infrastrutture oggi dismesse e sostenere costi enormi per addestramento, equipaggiamento e logistica di decine di migliaia di giovani ogni anno.
La seconda riguarda il modello stesso delle Forze Armate: negli ultimi vent’anni l’Italia ha puntato su un esercito professionale, formato da militari volontari altamente specializzati, in grado di operare anche in missioni internazionali. Un ritorno alla leva obbligatoria rischierebbe di abbassare il livello di preparazione e spostare risorse da reparti avanzati a compiti di base.
Infine, c’è la questione sociale: obbligare un’intera generazione a un anno di servizio, militare o civile, cambierebbe profondamente il percorso formativo e lavorativo dei giovani. E non tutti sarebbero disposti ad accettarlo senza resistenze.
Insomma, sulla carta la leva può essere riattivata, ma nella realtà ci sono nodi complessi da sciogliere.
