L’EDITOREEL: Lady Oscar torna per le nuove generazioni
Nel 2025 approda al cinema la prima vera storia, in versione cartoon, di riscatto femminista e di rivoluzione sociale. In 40 anni sono stati pochi i passi avanti.
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Nel 2025 escirà al cinema, 40 anni dopo l’esordio in tv, uno dei cartoni animati più amati dalla nostra generazione, che racconta una storia vera di riscatto femminista e di rivoluzione sociale: Lady Oscar
La Rosa di Versailles è rivoluzionario perché a crearlo è stata una donna in un mondo, quello dei mangaku, maschilista fino al midollo.
Riyoko Ikeda, questo il nome della magistrale creatrice del personaggio e delle sue vicende, ha infatti raccontato in un’intervista quanto la scelta di lasciare gli studi per dedicarsi ai manga le abbia complicato l’esistenza.
A partire dall’editore che trovava giusto pagarle la metà di quanto guadagnava un autore uomo perché, in quanto donna, non avrebbe dovuto mantenere un giorno la famiglia.
Ikeda trasfigurò la condizione della donna giapponese nella sua eroina che seppur cresciuta e battezzata con un nome da uomo, conquista a colpi di spada la sua femminilità.
Un rovesciamento di stereotipi a cominciare dal carattere di Oscar, non una rosa delicata, timida e remissiva, ma una donna implacabile, bellissima e passionale, in grado di essere una leader rispettata da soldati e nemici.
In Giappone cominciarono a identificarsi con Oscar molte delle donne osteggiate sui posti di lavoro.
Il tempo non ha cambiato molto le cose.
Eppure, molte di noi sono cresciute con questa figura.
E’ possibile che non abbiamo imparato niente?
