L’EDITOREEL: La trappola delle microcamere, come difendersi
Per legge nessuno può installare o utilizzare videocamere in spazi privati, neppure il proprietario di un immobile. In caso contrario, ecco come prevenire quella che è una violazione gravissima della privacy, punibile penalmente.
A L’Aquila, una studentessa ha scoperto una microcamera nascosta dietro lo specchio del bagno nel suo appartamento in affitto. Da lì è partita un’indagine — e non era un caso isolato: telecamere ovunque, installate in diversi appartamenti dello stesso stabile.
E la cosa più inquietante è che potrebbero essere state collegate online, forse per diffondere immagini private.
Ma non è la prima volta. A Cagliari un gestore di case vacanza spiava gli ospiti attraverso microcamere nascoste nelle prese elettriche. A Empoli una fu trovata addirittura nello spogliatoio di un ospedale, sotto il miscelatore della doccia.
La legge parla chiaro: nessuno può installare o utilizzare videocamere in spazi privati — neppure il proprietario di un immobile — senza il consenso esplicito dell’inquilino.
In caso contrario, si tratta di una violazione gravissima della privacy, punibile penalmente.
E se ti stai chiedendo come difenderti, ecco cosa puoi fare:
Spegni le luci e passa una torcia nella stanza: se vedi un piccolo riflesso blu o rosso, potrebbe essere l’obiettivo di una videocamera.
Controlla la rete Wi-Fi: con un’app puoi scoprire se ci sono dispositivi sconosciuti collegati.
Se trovi una telecamera, non toccarla: fotografa tutto e chiama subito la polizia.
Purtroppo viviamo in un’epoca in cui stiamo normalizzando l’idea di essere osservati.
Telecamere ovunque. Social ovunque.E il confine tra sicurezza e abuso che diventa sempre più sottile, pericolosamente.
