L’EDITOREEL: La natura ci insegna come tenere le distanze

Il 4 luglio non è solo il giorno dell’indipendenza americana dall’impero britannico, ma può capitare sia anche il giorno dell’anno in cui la Terra è più lontana dal Sole.

Eh no, il 4 luglio non è solo il giorno dell’Indipendenza come è noto al mondo perché festeggiata dagli americani dal 1776.

Quando cioè  fu approvata la Dichiarazione che sancì ufficialmente la nascita degli Stati Uniti ormai liberi dal colonialismo inglese. 

Il 4 luglio è anche il giorno in cui la Terra è più lontana dal Sole. Anche se non sempre, quest’anno infatti l’Afelio, come è chiamato questo fenomeno, avverrà domani 5 luglio.

A gennaio, il 4 gennaio 2025 con esattezza, viene toccato invece il punto più vicino. Può sembrare strano, vero, che a luglio ci si trovi più lontani dal Sole e fa caldo, mentre a gennaio che si è più vicini invece è freddo. 

Almeno così è da noi, perchè invece nell’emisfero sud è iniziato l’inverno

Ma se non è la distanza tra i due corpi celesti a influire sulle stagioni.

Allora cosa? 

Ebbene, il succedersi delle stagioni non è legato alla distanza tra Terra e Sole, ma all’inclinazione del nostro pianeta rispetto ai raggi solari. La maggiore o minore vicinanza è in realtà impercettibile per gli esseri viventi, ma offre agli scienziati l’opportunità di studiare l’influenza che questi due periodi hanno, al fine di migliorare i modelli climatici e comprendere meglio il bilancio energetico terrestre.

Io mi sono chiesta però: E se ne prendessimo esempio per rendere proficue le distanze?

 

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