L’EDITOREEL: Incidente sul lavoro, immigrato lasciato in strada agonizzante
Dovremmo riflettere sulla considerazione che abbiamo dei rifugiati ,di cui proprio oggi si celebra Giornata Mondiale voluta dalle Nazioni Unite per riconoscere la forza, il coraggio e la perseveranza di milioni di persone costrette a fuggire da conflitti, violenza, persecuzioni e violazioni dei diritti umani. Ciò che il giovane Satnam Singh ha subito anche nel nostro paese.
Si chiamava Satnam Singh, l’operaio lasciato agonizzante dopo un incidente sul lavoro a Latina.
E il suo braccio, quello staccato dalla macchina agricola sul campo dove operava come bracciante, è stato gettato nella spazzatura come un rottame.
Satnam Singh, aveva un nome, un cognome e una famiglia da mantenere che oggi lo piange. Proprio come tutti noi, quando perdiamo qualcuno che ci è caro.
Satnam Singh è morto e oggi tutti si stanno concentrando su caporalato e lavoro in nero, su sicurezza dei lavoratori e numero di morti bianche. Le solite questioni di sempre, insomma, a cui non si è mai trovata soluzione.
Mentre la parte aberrante su cui dovremmo riflettere è che questo episodio mostra ciò che siamo diventati e della considerazione che abbiamo dei rifugiati di cui proprio oggi, 20 giugno, si celebra Giornata Mondiale dalle Nazioni Unite.
Voluta per riconoscere la forza, il coraggio e la perseveranza di milioni di persone – PERSONE! – costrette a fuggire da conflitti, violenza, persecuzioni e violazioni dei diritti umani.
E non è ciò che ha subito anche nel nostro paese questo giovane uomo, poco più che 30enne?
Siamo tutti esseri viventi su questa terra, non esiste quello di serie A o di serie B. C’è solo la differenza di specie e noi siamo quella peggiore!