L’EDITOREEL: In Italia si muore carbonizzati in…ospedale!

Signori e signore benvenuti in Italia, il Paese dove si rischia di morire carbonizzati… in ospedale!

Signori e signore benvenuti in Italia, il Paese dove si rischia di morire carbonizzati… in ospedale!

E’ ciò che è accaduto al San Giovanni Evangelista di Tivoli lo scorso 8 dicembre. Le fiamme divampate da un cumulo di rifiuti hanno raggiunto il nosocomio che ospita anziani intubati, bambini e mamme in procinto di partorire.

Tutto questo a causa di un mancato funzionamento del sistema antincendio, che non riguarda solo i rilevatori antifumo, anzi pare che l’allarme sia scattato anche se non in tutto l’ospedale, ma anche l’efficienza delle porte antipanico, la presenza di personale di guardia antincendio. Per non parlare del disinteresse assoluto nel programmare le prove di evacuazione. Elementi importanti che avrebbero comunque potuto evitare il peggio.

Le porte tagliafuoco non si sono chiuse automaticamente; in molte zone dell’ospedale è saltata la corrente, ma non si sono accese le luci di emergenza; infatti medici e infermieri sono usciti dall’ospedale illuminando scale e corridoi con la luce degli smartphone.

Tutto questo perché l’ultima verifica del sistema antincendio risale al 2016.

Tra le altre cose, si dovrà stabilire se ci sia stato un ritardo nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti.

 

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