L’EDITOREEL: In Inghilterra va in onda la prima conduttrice virtuale

Su Channel 4, in Inghilterra, è andata in onda la prima conduttrice creata interamente con l’intelligenza artificiale. Una vera e propria “presentatrice” virtuale, protagonista di un programma in prima serata.

Su Channel 4, in Inghilterra, è andata in onda la prima conduttrice creata interamente con l’intelligenza artificiale. Una vera e propria “presentatrice” virtuale, protagonista di un programma in prima serata.

E io, che questo lavoro lo faccio con la mia voce, il mio volto, la mia responsabilità dal 1995… vi dico che ho provato un misto tra rabbia e tristezza

Perché qui non stiamo parlando solo di tecnologia. Stiamo parlando di fiducia.
Quando guardiamo un telegiornale, un’intervista, un racconto — crediamo a chi parla.
Crediamo ai suoi occhi, al tono, alle esitazioni. Perché dietro ci sono carne, sangue, emozioni, verità e il tempo che passa anche su quei personaggi che negli anni diventano come di famiglia.

Ma un avatar non invecchia, non si stanca, non chiede stipendio, non ha dubbi né coscienza. E quando la televisione — quella vera — sceglie di affidarsi a un volto falso, il messaggio è devastante: non abbiamo più bisogno dell’umano.

Eppure, la comunicazione è fatta di empatia, errori, sfumature. Di una voce che trema, di un pensiero che cambia mentre lo dici. Di gaffe di cui discutere o sorridere.

È questo il futuro che vogliamo per l’informazione? Un mondo dove chi parla non esiste davvero e si esprime secondo un algoritmo?

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