L’EDITOREEL: In fin dei conti siamo tutti migranti

Il 18 dicembre si celebra la Giornata Internazionale dei Migranti per ricordare vite fatte di coraggio e disperazione ma che anche noi italiani siamo stati migranti e che potremmo tornare ad esserlo.

Trovi il libro alle spalle (GLI ANGELI HANNO QUATTRO ZAMPE) su Amazon

Conoscete la storia di Yasmine? È una bambina di 11 anni, unica superstite di un naufragio nel Mediterraneo. È stata trovata sola in mare, aggrappata a un pezzo di legno, dopo che la barca su cui viaggiava con altre decine di persone dalla Sierra Leone era affondata. 

Yasmine è stata due giorni in acqua prima di essere tratta in salvo, ma la sua è solo una delle tante storie di profughi che scappano dai propri paesi per motivi diversi, ma con un unico scopo: avere una vita migliore. Anche se poi spesso la perdono…la vita!

Il 18 dicembre si celebra la Giornata Internazionale dei Migranti per ricordare vite come quella di Yasmine, fatte di coraggio e disperazione. Sono oltre 280 milioni oggi i migranti che affrontano viaggi pericolosi spinti dalla guerra, dalla povertà e dai cambiamenti climatici.

E’ una giornata per ricordare che anche noi italiani siamo stati migranti e che potremmo tornare ad esserlo. Perché la migrazione non è una crisi da fermare, ma una realtà. E’ necessario trovare il modo per accogliere e dare assistenza a chi è in difficoltà. 

La questione non è facile in Italia, dove la vita è già molto complicata per chi ci nasce. 

Voi cosa ne pensate? Quale potrebbe essere la soluzione migliore? Scrivetelo nei commenti, come sempre condividerò i vostri pensieri nelle storie di tutti i miei canali social.

About Author