L’EDITOREEL: In Afghanistan è vieetato anche giocare a scacchi

In Afghanistan, i talebani hanno appena vietato il gioco degli scacchi. Perché, secondo loro, è gioco d’azzardo quindi immorale.

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Il tema di questo Editoreel può sembrare una notizia piccola. Ma in realtà dice tantissimo.

In Afghanistan, i talebani hanno appena vietato il gioco degli scacchi. Perché secondo loro, è gioco d’azzardo, quindi immorale e merita di essere sospeso. Fino a nuovo avviso.

Ora, potremmo anche fermarci qui e dire: ‘Ma dai, è solo un gioco’. Ma non è solo un gioco. Gli scacchi sono cultura. Sono ragionamento, strategia, incontro. Sono libertà mentale. E quando un regime ha paura perfino di una scacchiera, allora capisci che non è il gioco a essere pericoloso. Ma il pensiero.

E guardate bene il contesto: mentre agli uomini è ancora concesso giocare a cricket, alle donne è vietato tutto.  Università. Palestre. Parchi. Saloni di bellezza. E ora anche gli spazi dove si pensava, si ragionava, si dialogava.

Ogni settimana, ogni mese, in Afghanistan una libertà sparisce. Una dopo l’altra. E’ vero che è un Paese lontano, che non sarà mai nella nostra idea di viaggio o vacanza. Ed è un peccato perchè, io ci sono stata, ed è un ambiente incontaminato e suggestivo.

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