L’EDITOREEL: Il talco potrebbe essere cancerogeno

Il talco è stato classificato come “probabile cancerogeno”. A considerarlo tale è l’Agenzia internazionale per la ricerca sul scancro che fa parte dell’Organizzazione mondiale della sanità.

Il talco si trova ora nel Gruppo 2A, assieme ad alimenti come la carne rossa, i composti rilasciati dalla frittura ad alta temperatura, le bevande molto calde e il glifosato, un pesticida largamente impiegato nell’agricoltura intensiva.

Attenzione, questo non significa che chi ha utilizzato il talco rischia di sviluppare un tumore alle ovaie. 

Ad oggi, infatti, non è ancora stato individuato un nesso di causa-effetto e nemmeno una soglia, a livello di quantità o frequenza di utilizzo, superata la quale aumenta il rischio di malattia oncologica come è stato stabilito per la carne rossa.

Restano quindi dei punti in sospeso da chiarire e soprattutto è utile precisare la sua composizione. 

Il prodotto, utilizzato nell’igiene personale per rendere la pelle asciutta e prevenire le eruzioni cutanee, ma anche presente ad esempio in cipria o fondotinta, è costituito da magnesio, silicio e ossigeno, mentre per legge deve risultare privo di asbesto, un minerale contenuto anche nell’amianto che, come sappiamo, è già da tempo considerato cancerogeno per gli esseri umani.

Ed è qui che si apre una prima questione, perché nella maggior parte degli studi non è stato possibile escludere la contaminazione del talco con l’amianto nelle persone esposte.

Ma visto che prevenire è sempre meglio che curare, nell’attesa che tutto sia più chiaro, io eviterei di usare il prodotto nelle parti intime. 

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