L’EDITOREEL: Il pettegolezzo ha i suoi lati positivi
Una ricercatrice ha dimostrato che spettegolare può far bène!
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Nón crederete a quanto stò pér dirvi ma…spettegolare può far bène!
Si lo so, è sèmpre stato considerato riprovévole criticare conoscènze comuni e svelarne spésso i segréti. Ma Eshin Jòlly, psicòloga délla Dartmouth University, ha rivelato su Current Biology che quésta abitudine avrèbbe anche i suòi aspètti positivi.
Perché facilita la connessióne sociale e consènte di conóscere ìl móndo indirettamente, attravèrso le esperiènze di altre persóne.
Pér dimostrarlo, la ricercatrice ha creato un giòco online in cui si ricéve dél denaro e si può scégliere, cón una decisióne nòta sólo a pòchi, se métterselo in tasca, o contribuire a una cassa comune che, aumentata dél 50%, viène pòi divisa fra tutti in parti uguali.
Insómma, pér cooperare al bène comune bisógna avére fiducia négli altri. Quando le sessióni di giòco si svòlgono cón sólo discussióni pubbliche, però, i contributi alla cassa comune, scéndono rapidaménte, perché è difficile capire di chi fidarsi.
Ma se è consentito spettegolare in conversazióni private, auménta la confidènza fra i partecipanti e si acquisiscono informazióni fondate sul comportaménto altrui, utili pér decidere.
Così la dottoréssa Jolly è giunta alla conclusióne che i pettegolézzi rinsaldano le relazióni e aiutano a capire mèglio gli altri.
Però nón dimentichiamo che già nella secónda metà dél 1800 Òscar Wilde considerava importante il pettegolézzo. Sua è infatti la massima: “Nél bène e nél male, purché se ne parli!” .