L’EDITOREEL: Il cemento fa sparire terreni agricoli e alimenti in tavola

Oggi si celebra la giornata internazionale del pic nic, ma dubito ce ne saranno altre in futuro se si continua a preferire le costruzioni alle aree verdi e, ancor peggio, ai terreni fertili.

Solo in Italia la cementificazione fa sparire due terreni agricoli al giorno, mettendo in pericolo non solo la produzione alimentare, ma anche la stabilità del territorio, a rischio dissesto e desertificazione e con le coperture artificiali che rendono sempre più devastanti gli effetti dei cambiamenti climatici.

Secondo il rapporto 2023 dell’Ispra,  nell’ultimo anno sono stati sacrificati quasi 77 km quadrati di suolo fertile per fare spazio a nuovi edifici, strutture commerciali e pannelli fotovoltaici a terra. La regione con il maggior consumo di suolo è la Lombardia, seguita da Veneto e Campania.

Negli ultimi anni a livello europeo si è alimentata l’erronea contrapposizione tra agricoltura e ambiente quando, invece, è proprio il coltivatore il principale ambientalista. La sua presenza garantisce una costante tutela del territorio dai pericoli legati al dissesto e agli incendi. 

Poi, mi chiedo: vegetariani, vegani, fruttariani e simili cosa mangeranno se questi prodotti scompariranno?  

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