L’EDITOREEL: Harvard, studenti stranieri nel mirino di Trump
La più famosa università del mondo ha deciso di opporsi apertamente all’amministrazione americana che minaccia il blocco alle iscrizioni di studenti stranieri se non comunica i nomi di chi protesta contro il governo.

Harvard fa causa a Trump. Sì, hai sentito bene. È successo davvero.
La più famosa università del mondo ha deciso di opporsi apertamente all’amministrazione americana. Perché?
Perché il governo vuole impedire l’iscrizione degli studenti stranieri, usando un provvedimento che – secondo Harvard – è una vera e propria ritorsione politica.
Sono 7 mila gli studenti, molti ormai vicinissimi alla laurea, che rischiano di perdere anni di fatica perchè qualcuno ha avuto il coraggio di dire NO a una linea politica.
La Homeland Security ha dato a Harvard solo 72 ore per consegnare tutto: file, registrazioni, prove su chi ha protestato negli ultimi anni.
Un vero ricatto: o ci date i nomi, o vi togliamo il diritto di accettare studenti internazionali.
Molti di questi studenti pagano rette altissime, superano selezioni durissime, portano eccellenza e visione globale nei campus americani.
E oggi vengono trattati come una minaccia.
Harvard ha risposto portando tutto in tribunale: ha invocato la Costituzione, il Primo Emendamento, la libertà accademica.
E una giudice di Boston, per ora, ha dato ragione alla prestigiosa univeristà. Ma la battaglia è appena cominciata.
La Cina parla di ‘istruzione politicizzata’. L’Unione Europea di ‘disastro’. E nel frattempo, altri atenei tremano. Perché potrebbero essere i prossimi.
