L’EDITOREEL: Guide turistiche, la svolta dopo decenni
Il Ministero del Turismo ha finalmente pubblicato un nuovo bando per Guide Turistiche che per anni hanno lavorato in un limbo normativo, tra regole obsolete e precarietà.

Ebbene sì, dopo anni di attese e incertezze, il Ministero del Turismo ha finalmente pubblicato un nuovo bando per Guide Turistiche. Non si tratta di un concorso in senso stretto, dunque non ci sono posti disponibili, diventerà guida turistica a tutti gli effetti chiunque superi le selezioni.
Le guide turistiche sono il cuore pulsante del nostro patrimonio culturale. Sono loro che ogni giorno raccontano la storia delle nostre città, dai segreti del Colosseo alle meraviglie di Venezia, dagli Uffizi agli scavi di Pompei. Eppure, per anni hanno lavorato in un limbo normativo, tra regole obsolete e precarietà.
Fino a oggi, per diventare guida turistica bisognava ottenere un’abilitazione regionale, con criteri diversi da zona a zona. Ora, invece, si passa a una qualifica nazionale. Il che, in teoria, dovrebbe garantire più uniformità e valorizzare la professione. Ma nella pratica? Non tutti sono convinti.
Molti professionisti storici lamentano che il bando non tutela chi lavora da anni nel settore e che si rischia di far entrare nel mercato persone senza esperienza, abbassando la qualità del servizio. Altri, invece, vedono questa riforma come un’opportunità per rilanciare il turismo italiano, rendendo finalmente chiara una normativa che era rimasta ferma per troppo tempo.