L’EDITOREEL: Giornata mondiale della trippa tra mito e…bontà!
Oggi è la Giornata Mondiale della Trippa. Un piatto umile, nato dalla povertà, ma che ha fatto il giro del mondo diventando protagonista di sagre, eventi e celebrazioni da nord a sud d’Italia.
Oggi si celebra una giornata che profuma di tradizione, di storie di famiglia e… di cucina popolare: è la Giornata Mondiale della Trippa.
Un piatto umile, nato dalla povertà, ma che ha fatto il giro del mondo e che oggi è protagonista di sagre, eventi e celebrazioni da nord a sud d’Italia.
La “Trippa alla romana”, ad esempio viene servita con mentuccia e pecorino.
A Firenze ma anche a Napoli, è quasi un culto: nei mercati infatti si trovano ancora bancarelle che la servono come si faceva una volta: nel panino caldo oppure fredda con olio e limone nel caso di Napoli.
E a Milano, la “busecca” — la trippa alla milanese — è così radicata nella cultura locale che gli abitanti vengono chiamati “busecconi”. Durante questa giornata, molti ristoranti rispolverano la ricetta storica, con fagioli e pomodoro, per omaggiare la tradizione contadina lombarda.
Ma non finisce qui: in diverse città italiane si organizzano anche sfide culinarie, tour gastronomici e workshop per riscoprire i tagli “poveri” della cucina, in chiave sostenibile.
Un modo per ricordare che la trippa non è solo un piatto: è un simbolo di non spreco, creatività e memoria collettiva. Anche se ogni Paese la celebra a modo suo.
E…non so voi, ma a me piace in tutti i modi.
