L’EDITOREEL: GIORNATA CONTRO LA TORTURA, RIFLETTIAMO!

Il 26 giugno è la Giornata internazionale per le vittime di tortura. Perché anche nel 2025, la tortura esiste. È usata come strumento di controllo, punizione o intimidazione in molte parti del mondo. E spesso colpisce attivisti, giornalisti, minoranze etniche, migranti, donne, persone LGBTQIA+.

Clicca sull'immagine per accedere al nuovo libro di Katiuscia Laneri
Clicca sull’immagine per accedere al nuovo libro di Katiuscia Laneri

Il 26 giugno è la Giornata internazionale per le vittime di tortura. Perché sì, anche nel 2025, la tortura esiste. È usata come strumento di controllo, punizione o intimidazione in molte parti del mondo. E spesso colpisce attivisti, giornalisti, minoranze etniche, migranti, donne, persone LGBTQIA+.

Le Nazioni Unite l’hanno istituita nel 1997, ma in realtà celebra l’entrata in vigore della Convenzione ONU contro la tortura, firmata il 26 giugno del 1987.
E oggi più che mai, ci ricorda che i diritti umani non sono mai garantiti una volta per tutte. Quindi vanno difesi, ancora e sempre!

Pensiamo al mondo, ma anche all’Italia: quante volte abbiamo sentito parlare di abusi in carcere, di migranti respinti con violenza, di persone umiliate o picchiate durante un fermo. La tortura non è solo quella da film, quella dei regimi lontani è anche a casa nostra e può essere anche il silenzio, l’indifferenza, la mancanza di giustizia.

E allora, che si fa? Si parte da qui: dall’informazione, dalla consapevolezza, dalla voce.
Perché ogni volta che scegliamo di ignorare, stiamo scegliendo da che parte stare.

About Author