L’EDITOREEL: Fermate il mondo, voglio scendere!

Davvero non si è più liberi di poter andare a fare una passeggiata, che si rischia di rimanere vittima di uno squilibrato?

Ma cosa diamine sta succedendo? 

Ma davvero siamo arrivati a questo punto?

Davvero non si è più liberi di poter andare a fare una passeggiata, che si rischia di rimanere vittima di uno squilibrato? 

E non c’è verso di trovare un sistema per evitarlo, perché può accadere a tutte le ore, in qualsiasi posto, a tutte le età, soli o in compagnia e a prescindere dal genere. 

Insomma, uscire di casa sta diventando una roulette russa. 

Stavolta la malcapitata è stata Sharon Verzeni, una barista di 33 anni colpita da un giovane del posto mentre era a fare una passeggiata serale sotto casa. 

Nemmeno il tempo di scoprire chi fosse l’assassino e i motivi (nessuno) che lo avevano spinto a tale azione che in Germania una donna ha dato di matto in un bus ferendo 5 persone. 

Qui non parliamo di femminicidio, rapina finita male, regolamento di conti, atti terroristici o incidenti.

O meglio a tutte queste cause non naturali di fine esistenza, si aggiunge quella della follia. 

Ma vi sembra normale? A me no!

E trovo sia questa la vera perdita di libertà: non si è liberi se bisogna vivere nella paura. Paura di essere attaccati senza un motivo mentre si sta svolgendo una normale attività quotidiana. Né si può stare in ansia ogni volta che una persona cara è in giro.

Nemmeno possiamo blindare e militarizzare interi luoghi.

Se questo è il mondo in cui viviamo, fermatelo che voglio scendere!

 

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