L’EDITOREEL: Conflitti dimenticati, perché si parla solo di Gaza?
Perché Gaza è al centro dell’attenzione mondiale, mentre crisi come quelle in Ucraina o in Afghanistan sembrano scomparse dai riflettori?
Perché Gaza è al centro dell’attenzione mondiale, mentre crisi come quelle in Ucraina o in Afghanistan sembrano scomparse dai riflettori?
In questi giorni si è parlato tanto della Flotilla diretta verso Gaza, poi intercettata in acque internazionali e poi bloccata dalle autorità israeliane.
Ma perché il mondo guarda quasi solo a Gaza, mentre altre popolazioni continuano a vivere emergenze umanitarie drammatiche?
In Ucraina la guerra è ancora in corso, con città bombardate e milioni di sfollati. In Afghanistan le donne sono private di istruzione e libertà. In Sudan si combatte una guerra civile che ha già fatto migliaia di vittime.
Eppure di queste crisi parliamo poco. Gaza domina i titoli, le campagne social, l’indignazione collettiva. Cosa rende diversa la sofferenza palestinese? È solo la durezza del conflitto, o c’è anche un fattore politico, mediatico e simbolico che amplifica questa attenzione?
La verità è che la gerarchia del dolore non dovrebbe esistere. Ogni popolo sotto attacco merita voce, visibilità, ascolto. Eppure non sempre succede.
