L’EDITOREEL: Come Fedez, tutti gli imprenditori sono nullatenenti
Durante un processo, sotto giuramento, il rapper ha dovuto dire la verità e cioè che nulla di ciò che ha, è intestato a suo nome ma alle società di famiglia. A indignarsi sui social è chi non conosce la differenza tra libero professionista e imprenditore, né ha avuto entrambi i ruoli come me.
Quando Fedez ha dichiarato di essere nullatenente è subito partita l’ennesima gogna mediatica.
Durante un processo, sotto giuramento, il rapper ha dovuto dire la verità e cioè che nulla di ciò che ha, è intestato a suo nome ma alle società di famiglia.
In effetti è questa la differenza tra libero professionista e imprenditore.
Io sono stata sia libera professionista che imprenditrice della comunicazione, ma parlo di anni in cui non esistevano i social media e il web muoveva i suoi primi passi.
Di fatto l’attività non era cambiata: continuavo a vendere servizi giornalistici, a condurre e a produrre format televisivi e a occuparmi di uffici stampa ma la parte, diciamo così, “fiscale” era completamente diversa e devo dire molto più pesante e vincolante.
Pesante per tante responsabilità e tasse in più; vincolante, perché, per esempio, anche la spesa dal parrucchiere doveva essere fatturata e giustificata.
E no, la ricrescita non era considerata una motivazione valida per l’attività d’impresa.
Bisognava avere un format televisivo o un evento con tanto di contratto perché fosse ritenuto un costo. Chi ne capisce di partita doppia sa di cosa sto parlando.
Ecco perché, quando hanno iniziato a farmi concorrenza sleale tanti personaggi, sleale perché avevano posto fisso o altre entrate, ho deciso di fare anche io questo mestiere senza scopo di lucro.
Ora sono ancora nullatenente, anche nella pratica, però non ho più nemmeno responsabilità e frustrazioni ed è questo che mi fa sentire davvero ricca.