L’EDITOREEL: Chi sono i reporters di Hamas?

Quattro fotografi erano in prima linea al massacro del 7 ottobre. Ma chi ci assicura che fossero giornalisti?

 

Quattro fotografi erano in prima linea al massacro del 7 ottobre per immortalare momenti e immagini che hanno fatto il giro del mondo perché vendute poi ad agenzie di stampa che le hanno diffuse al fine di informare l’opinione pubblica di quanto stava accadendo in Medio Oriente. 

Autori che sono ora al centro delle polemiche per il loro strano tempismo. Il dubbio sollevato è se i fotografi, tutti o in parte, fossero a conoscenza dell’attacco di Hamas in anticipo.

Ma chi dice che fossero giornalisti? Oggi chiunque è bravo a cogliere immagini e inviarle alla stampa o postarle sui social. 

Purtroppo gli haters degli operatori dell’informazione sono sempre in agguato e quindi basta una macchina fotografica e una telecamera per definirli tali. 

Così come chi solleva certe accuse non sa come funziona il mondo dell’informazione. Soprattutto oggi dove la cosa importante è informare prima di tutti ad ogni costo. Ciò mette in condizione le redazioni di non avere il tempo spesso di verificare la fondatezza delle notizie, figuriamoci se ci si sofferma a chiedersi le dinamiche e la tempistica nel coglierle. Si chiama corsa allo scoop! E lo scoop è solo di uno: del primo che diffonde non del secondo. 

Non si possono accusare o condannare le testate giornalistiche che hanno ritenuto importante informare di qualcosa che stava già accadendo. Riguardo i 4 reporter, tutti (aziende, organizzazioni, enti) hanno e hanno avuto una sezione addetta alla comunicazione e alla propaganda. Tutti anche quelli che diffondono certe immagini che poi risultano frutto dell’Intelligenza Artificiale.


L’editoreel è la rubrica di Katiuscia Laneri, fondatrice e direttrice della testata giornalistica, pensata per i social media con l’obiettivo di riportare brevi considerazioni e pensieri personali in una nuova e più moderna modalità di comunicazione.

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