L’EDITOREEL: Basta terapia di conversione in Europa

Un milione di cittadini europei ha firmato una petizione per chiedere all’Unione Europea di vietare le “terapie di conversione” rivolte a persone LGBTQIA+.

Clicca sull'immagine per accedere al nuovo libro di Katiuscia Laneri
Clicca sull’immagine per accedere al nuovo libro di Katiuscia Laneri

Un milione di cittadini europei ha firmato una petizione per chiedere all’Unione Europea di vietare le “terapie di conversione” rivolte a persone LGBTQIA+.

Pratiche che esistono ancora, anche in Italia. Pratiche che vogliono cambiare chi sei, come se essere gay, lesbica, trans, bisessuale o queer fosse qualcosa da curare.

Solo 8 Paesi dell’Unione le vietano davvero. Gli altri? Tacciono.
E intanto migliaia di persone subiscono violenze psicologiche, manipolazioni, traumi profondi.
Il Consiglio dei diritti umani dell’ONU le definisce torture. Sì, torture.

In Italia non sono vietate per legge.
Nonostante l’Ordine degli Psicologi le giudichi illegittime, esistono ancora strutture e percorsi — a volte travestiti da aiuto spirituale o terapia — che continuano a farle.

Ora la Commissione Europea deve rispondere.
E noi dobbiamo farci sentire.
Non è solo una battaglia della comunità LGBTQIA+. È una battaglia per l’umanità. Per la libertà di essere sé stessi.

 

About Author