L’EDITOREEL: Andare oltre il titolo per combattere le fake news
Commentare senza approfondire può alimentare disinformazione, diffondere fake news e creare fraintendimenti. Ma c’è una soluzione.
Siate sinceri quante volte commentate una notizia sui social basandovi solo sul titolo? Io lo noto spesso ai miei post. Ma, tranquilli, purtroppo non fate parte della minoranza e lo conferma anche una ricerca recente.
Sui social network non importa cosa c’è scritto nel testo, se il titolo colpisce, qualcuno lo commenterà e, ancor peggio, lo condividerà lasciando a sua volta che anche altri si facciano un’idea sbagliata del contenuto senza mai approfondire. Ciò rende il post virale senza risultati per il link. Ergo, al sito che ha pubblicato la notizia risulta un numero di accessi ridottissimo rispetto ai social. Anzi, posso assicurarvi per esperienza personale che spesso meno visualizzazioni sui social corrispondono a più clic sul sito.
Ma perché accade questo? La risposta è semplice: siamo sempre di corsa e la nostra attenzione è limitata. I titoli sono brevi, accattivanti e ci danno l’illusione di sapere già tutto. Tuttavia, c’è un problema enorme: un titolo può essere ingannevole, fuori contesto o addirittura fuorviante. Ecco perché commentare senza approfondire può alimentare disinformazione, diffondere fake news e creare fraintendimenti.
Ma c’è una soluzione. La prossima volta che vedete un titolo che vi incuriosisce, fermatevi un momento. Leggete l’articolo, verificate se proviene da una fonte affidabile e chiedetevi: vale davvero la pena condividere questa notizia? Ma soprattutto, con il mio commento faccio la differenza o una figuraccia?
Tenete conto poi che i vostri commenti contribuiscono alla diffusione del post, e quindi dell’articolo, anche se non lo condividete. Dunque siete i primi responsabili di un’informazione sana e corretta. Non prendetevela con i giornalisti se poi supportate quelli che non lo sono oppure usano il codice deontologico per accendere il camino.