L’EDITOREEL: Amazon licenzia 30 mila persone, tutta colpa dell’AI

Amazon si prepara a licenziare 30.000 dipendenti in tutto il mondo per “ottimizzare” i costi e perché molte attività le svolgerà l’intelligenza artificiale.

Si dice che “il progresso non si ferma”, invece a volte lo fa. E lo fa bruscamente.

Amazon si prepara a licenziare 30.000 dipendenti in tutto il mondo. 

È il più grande taglio nella storia dell’azienda.
E la cosa più inquietante è che… non arriva per una crisi. Arriva per una “ottimizzazione” dei costi. Perché, dicono, molte attività le svolgerà l’intelligenza artificiale.

Parliamo di 30mila persone, non numeri, che con il loro stipendio sostengono chissà quante altre e che di punto in bianco non avranno più un introito.

E’ vero che una macchina non sbaglia e non ha diritti, ma non sa neanche cosa significhi avere un mutuo, un figlio, un sogno da tenere in piedi.

Durante la pandemia, Amazon aveva assunto a ritmi mai visti. Sembrava che il lavoro digitale fosse la nuova frontiera, una garanzia per tutti.  Ma oggi, quella stessa crescita si sta trasformando in una “inversione di rotta”.

Secondo The Guardian e Reuters, infatti, l’obiettivo è proprio quello di cancellare le assunzioni “eccessive” del periodo Covid. 

About Author