L’Aviazione dell’Esercito compie 67 anni
Si è celebrato il 67° Anniversario della costituzione dell’Aviazione dell’Esercito (AVES), nata nel 1951 con lo scopo di consentire alla Forza Armata di concepire, organizzare e condurre operazioni terrestri nella terza dimensione.
Alla cerimonia, che si è svolta all’interno dell’hangar del 28° Gruppo Squadroni “Tucano” nell’Aeroporto Militare “Fabbri”, ha partecipato il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, accompagnato dal Comandante delle Forze Operative Terrestri e Comando Operativo Esercito, Generale di Corpo d’Armata Federico Bonato e le autorità civili, militari e religiose della Città e della Provincia di Viterbo unitamente ai Labari e le Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
Prima della cerimonia, il comandante dell’Aviazione dell’Esercito, Generale di Brigata Paolo Riccò, accompagnato dai vertici dell’Associazione Nazionale e dai rappresentanti della Città e della Provincia viterbese, ha deposto una corona di alloro al monumento ai Caduti dell’AVES in Largo Caduti Aviazione dell’Esercito, per onorare la memoria di quanti, nell’adempimento del proprio dovere, hanno donato la vita alla Patria.
In 67 anni di storia, ovunque l’AVES sia stata impiegata, ha disegnato un percorso evolutivo basato su un unico filo conduttore: la passione per il proprio lavoro.
Concetto enfatizzato dalle parole del Generale di Brigata Riccò che, ringraziando tutti gli uomini e le donne della Specialità, ha posto l’accento sui passi compiuti durante questo anno di comando durante il quale, i Baschi Azzurri, si sono sempre dimostrati aderenti nel rispondere alle mutevoli esigenze d’impiego, mantenendo sempre alti i propri standard operativi, grazie all’addestramento svolto nelle molteplici esercitazioni con scenari nazionali e internazionali e alla preparazione e professionalità dei propri militari.
In un contesto dove l’Aviazione dell’Esercito si prefigura quale “importante pedina operativa della Forza Armata e della Difesa”, sempre pronta e in prima linea sia nelle attività e operazioni sul territorio nazionale sia in quelle internazionali, è doveroso porre l’accento sull’impiego “duale” che ha coinvolto i diversi assetti della Specialità su più fronti: dalla campagna antincendi per circa 350 ore di volo, al trasporto sanitario d’urgenza, dall’impiego di unità a supporto dell’Operazione “Strade Sicure”, ai più recenti interventi a favore della comunità come lo scorso gennaio in Val Venosta dove gli elicotteri dell’Esercito sono stati impiegati per portare in salvo 70 turisti rimasti bloccati dalle valanghe.
A dare alla cerimonia una nota di maggiore solennità, anche le parole del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, che ha voluto congratularsi con il personale dell’Aviazione dell’Esercito per la passione, lo spirito di corpo che contraddistinguono la più giovane Specialità tra le Armi dell’Esercito.
“Giorno dopo giorno, sono cresciute le capacità dell’AVES per merito di tutti voi che ci lavorate oggi e di quelli che vi hanno preceduto in un segno di continuità che caratterizza ed è la forza dell’Esercito Italiano. L’Aviazione dell’Esercito ha una chiara attitudine all’impiego duale che le permette di operare in ogni contesto operativo e a supporto della popolazione. L’AVES è una realtà moderna e all’avanguardia, unica, che vive e opera da sempre in contesti tecnologicamente avanzati, multiarma, interforze e internazionali.”
Al termine della cerimonia, gli ospiti presenti hanno potuto visitare una mostra statica dei principali mezzi (aerei ed elicotteri) in uso nella Forza Armata.