L’AMORE COME RIVOLUZIONE AL TEATRO DI FERENTO
Marisa Laurito ed Enzo Gragnaniello incantano il pubblico del Teatro Romano di Ferento con uno spettacolo musicale intenso e viscerale, tra poesia, impegno civile e radici napoletane.
Nel cuore dell’antica area archeologica di Ferento, dove la pietra sembra ancora risuonare dei fasti di un tempo, si è tenuto uno degli appuntamenti più intensi e poetici della stagione teatrale 2025: Vasame: l’amore è rivoluzionario. Un titolo che è già una dichiarazione, un invito a lasciarsi travolgere da un sentimento che non è solo romantico, ma anche atto di resistenza, identità e memoria.
Lo spettacolo, magistralmente diretto da Massimo Venturiello, è un affresco teatrale e musicale che fonde tradizione e contemporaneità, grazie all’interpretazione straordinaria di due protagonisti d’eccezione: Marisa Laurito e Enzo Gragnaniello. La loro intesa artistica è palpabile e trascina lo spettatore in un viaggio emotivo attraverso i mille volti dell’amore: tenero, doloroso, carnale, universale.
La voce graffiante e viscerale di Gragnaniello, che sa farsi carezza e pugno allo stesso tempo, è l’anima musicale dello spettacolo. Le sue composizioni, intrise di sonorità mediterranee e suggestioni africane, si intrecciano con classici intramontabili del repertorio napoletano, eseguiti con un rispetto quasi liturgico ma senza mai rinunciare alla forza innovativa dell’interpretazione.
Accanto a lui, una Laurito sorprendente: intensa, ironica, luminosa. Canta, recita, si confessa al pubblico con la generosità scenica che da sempre la contraddistingue. I suoi interventi – fra monologhi poetici e brani storici come Indifferentemente, Passione, Scetate – diventano piccoli atti di teatro civile e sentimentale. Non una semplice “spalla” musicale, ma una presenza viva che dà voce a tutte le donne.
E proprio il suo impegno per le donne dà una forza particolare a questo spettacolo. Marisa Laurito, oltre ad essere un’artista poliedrica, è da anni una figura attiva nella promozione dei diritti delle donne. È ambasciatrice di numerose campagne contro la violenza di genere, ha partecipato a eventi per la sensibilizzazione sul femminicidio e ha dato voce, anche in contesti istituzionali e televisivi, a tematiche legate all’autodeterminazione femminile. Nel 2022 ha curato il progetto “Donna non rieducabile”, in omaggio alla giornalista Anna Politkovskaja, e ha più volte sostenuto associazioni come Differenza Donna e D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza. Con il suo stile diretto, appassionato e ironico, riesce a trattare anche i temi più duri con grazia e potenza, rendendoli accessibili e profondi allo stesso tempo.
La musica è esaltata dal trio strumentale che accompagna i protagonisti: Pietro Gallo al mandolino, Erasmo Petringa al violoncello e Marco Caligiuri alle percussioni. I loro strumenti raccontano, a volte più delle parole, emozioni e radici, trasportando il pubblico in una Napoli senza tempo, dove le passioni e le ferite si mescolano in una melodia senza fine.
Ma Vasame non è solo uno spettacolo musicale. È un rito collettivo, un invito a riflettere sul potere dell’amore come risposta alla frammentazione del mondo contemporaneo. E nel silenzio riverberante del Teatro Romano di Ferento, quell’invito è risuonato potente, come un antico canto che ancora oggi sa commuovere e scuotere.
Un’esperienza artistica intensa, coraggiosa, necessaria. Da vedere, da sentire, da vivere ovunque verrà proposta.
