Il “viaggio” della Mehari al Salone Mediterraneo della Responsabilità Sociale Condivisa
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Si è svolta stamattina presso la Mostra d’Oltremare di Napoli, nell’ambito della II edizione del Salone Mediterraneo della Responsabilità Sociale Condivisa, l’iniziativa “Lo Stesso Giorno alla Stessa Ora“, incontro sui temi della legalità e della cittadinanza responsabile riservato alle scuole del territorio campano promosso dalla Fondazione Polis della Regione Campania e patrocinato dalla Camera dei Deputati.
Presente una delegazione dell’Istituto Vittorio Emanuele di Napoli, accolta dal segretario generale della Fondazione Polis Enrico Tedesco.
Il progetto “Lo Stesso Giorno alla Stessa Ora” è centrato sul “viaggio” della Mehari di Giancarlo Siani, finalizzato ad accendere i riflettori sui temi delle vittime innocenti della criminalità e della libertà di stampa. Partito a Napoli il 23 settembre scorso in occasione del 28° anniversario dell’uccisione del cronista, il percorso della Mehari ha registrato tappe di alto profilo istituzionale presso la Camera dei Deputati, ilSenato della Repubblica e il Parlamento Europeo, Ai ragazzi presenti è stato mostrato un breve filmato che anticipa un docufilm dedicato proprio al “viaggio” della Mehari. A seguire un breve dibattito nel quale gli studenti hanno avuto un ruolo da protagonisti, per affrontare temi delicati ed attuali quali la corruzione, il contrasto alle mafie e l’educazione alla cultura della legalità.
“La Mehari di Giancarlo ha portato con sè lungo il suo cammino le istanze di tutti i familiari delle vittime innocenti della criminalità e dei giornalisti minacciati“, ha sottolineato Tedesco. Il segretario generale della Fondazione Polis ha poi posto l’attenzione sull’importanza del riuso dei beni confiscati: “Oggi le mafie hanno una doppia forza: quella delle armi, che incute timore, e quella economica, che affascina. La debolezza delle organizzazioni criminali sta invece nel restituire alla collettività i patrimoni dalle stesse accumulati illecitamente, con il sangue degli innocenti“. In chiusura, un appello ai ragazzi presenti: “Ognuno di noi può fare la propria parte, impegnandosi concretamente nello studio o nel proprio lavoro. La più grande risorsa che abbiamo in Campania sono proprio i familiari delle vittime: se loro, nonostante tutto, continuano a lottare per un futuro migliore, noi abbiamo il dovere di sostenerli e non lasciarli soli”.
A margine dell’iniziativa, Paolo Miggiano ha presentato il suo ultimo libro, “A testa alta“, che racconta la storia di Federico Del Prete, il sindacalista dei venditori ambulanti ucciso dalla camorra il 18 febbraio 2002 per aver denunciato il racket imposto dai clan nelle province di Napoli e Caserta.
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