Il Veneto presenta “ZTL network” per i disabili

Si tratta di un servizio digitale che permetterà ai cittadini disabili in possesso di un passblu di muoversi con tranquillità in tutte le zone a traffico limitato dei comuni del Veneto, senza la preoccupazione di essere multati.

“Oggi è una giornata storica perché lanciamo un’iniziativa unica in Italia”. Lo ha detto il presidente della Regione Luca Zaia presentando oggi a Palazzo Balbi il progetto “Ztl network” per agevolare l’ingresso alle persone con ridotta mobilità nelle zone a traffico limitato dei centri storici del Veneto. Alla presentazione sono intervenuti la Presidente di ANCI Veneto Maria Rosa Pavanello, il Vicepresidente della giunta veneta Gianluca Forcolin insieme agli assessori alle politiche sociali Manuela Lanzarin e alle infrastrutture Elisa De Berti.

Si tratta di un servizio digitale che permetterà ai cittadini disabili in possesso di un passblu di muoversi con tranquillità in tutte le zone a traffico limitato dei comuni del Veneto, senza la preoccupazione di essere multati. E un progetto – ha ricordato il presidente Zaia – che ha visto il coinvolgimento attivo delle amministrazioni comunali, in particolari dei Comuni Capoluogo, e delle associazioni dei disabili. Con il progetto Ztl network si otterranno anche risparmi evitando di far spendere alle amministrazioni tempo e denaro per multe che non verranno mai riscosse.

I Comuni veneti complessivamente hanno rilasciato circa 115.000 permessi per disabili, ma le liste finora erano gestite solo a livello comunale. Ogni anno vengono effettuati circa 10 milioni di controlli tramite varchi Ztl. A seguito dei controlli effettuati, vengono emesse circa 250.000 contravvenzioni sanzionando anche cittadini disabili provenienti da altri comuni. I ricorsi ricevuti dai Comuni sono circa 6.000, di cui circa il 75% vengono vinti dal cittadino. Il costo complessivo a carico di tutte le amministrazioni del territorio per la gestione di questi ricorsi è di circa 500.000 euro. Con il sistema regionale di condivisione delle “Whitelist” questo non succederà più perché ogni comune potrà accedere alla lista dei permessi rilasciati da altre amministrazioni locali, evitando così di fare contravvenzioni che sarebbero poi cassate.

“Siamo orgogliosi – ha detto Zaia – di essere la prima Regione che attiva un circuito di questo tipo che ha visto lavorare in modo sinergico e fortemente collaborativo tre assessorati e diverse direzioni regionali. Oltre che ridare serenità ai nostri cittadini con disabilità, ci darà anche maggiori possibilità di agire con determinazione contro i furbetti”.

La presidente di ANCI Veneto, Maria Rosa Pavanello, ha detto di ritenere che questa piattaforma sia un grande esempio di collaborazione e di condivisione, da seguire per rendere più facile la vita ai cittadini e venire incontro al mondo della disabilità che trova già molte barriere.

Il vicepresidente Forcolin ha sottolineato che l’Agenda Digitale della Regione è nata proprio con i presupposti che sono alla base di questo progetto. Sono 23 i comuni del Veneto che hanno varchi Ztl. “Ci proponiamo come capofila – ha aggiunto –  per esportare il nostro progetto in altre regioni. E’ comunque il punto di partenza di un progetto più ampio, che andrà sotto il nome di ViviVeneto, che si concretizzerà in una  nuova applicazione per la fruizione da smartphone di servizi pubblici digitali e per snellire la burocrazia. Oggi stiamo dando un segnale importante”.

L’assessore Lanzarin ha fatto presente che il risultato presentato oggi è stato raggiunto anche grazie al lavoro congiunto con le associazioni dei disabili ed è in linea con le altre iniziative regionali per l’abbattimento delle barriere e l’inclusione. Da parte sua l’assessore De Berti ha posto l’accento sull’impegno, nell’era digitale, a togliere ogni ostacolo alla mobilità: iniziative come questa segnano la strada giusta da percorrere.

 

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