Il Natale a Roma è nel segno della sostenibilità
E’ stata la prestigiosa Sala della Protomoteca, in Campidoglio, ad ospitare la presentazione del progetto “Natale a Roma – Regaliamoci una città sostenibile”, nato grazie alla collaborazione tra Roma Capitale, FAO, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Acea, per un Natale all’insegna della sostenibilità e della responsabilità.
La conferenza stampa di presentazione ha visto l’intervento del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, della Presidente di Acea Michaela Castelli, del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, e del Direttore Generale della Fao Qu Dongyu.
In aggiunta alla ormai tradizionale collocazione dell’Albero di Natale in piazza Venezia, quest’anno sono stati posizionati, alla base, 17 pacchi regalo, uno per ciascuno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile adottati a settembre 2015 dai 193 Stati membri delle Nazioni Unite nel quadro dell’Agenda 2030, tra i quali quelli più direttamente collegati all’impegno della FAO: la fine della povertà e della fame, la risposta ai cambiamenti climatici e alla gestione delle nostre risorse naturali, l’uguaglianza di genere, la sostenibilità delle nostre città e comunità.
Gli obiettivi sono richiamati anche da una ghiera alla base degli alberi di Natale installati negli altri 14 municipi, a cura di ACEA così come tutta l’illuminazione, frutto del progetto innovativo e sostenibile“Roma by Light ACEA 2021™, un’iniziativa lanciata da Acea nel 2019 che consente di realizzare una illuminazione natalizia innovativa, tecnologica e sostenibile; per coniugare risparmio energetico e valorizzazione del patrimonio artistico della città sono state utilizzate 300mila luci a led, a basso impatto ambientale, che riducono del 45% il consumo energetico giornaliero. “Con le tradizionali luminarie natalizie, Acea conferma la sua vicinanza alla città e l’attenzione alla valorizzazione del patrimonio architettonico di Roma – ha dichiarato la Presidente di Acea Michaela Castelli. “Quest’anno, con il progetto “Roma by light 2021”, l’azienda inoltre ha aderito all’iniziativa di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità promossa da Roma Capitale e dalla Fao, inserendo nelle luminarie i diciassette simboli che rappresentano gli Obiettivi di Sviluppo dell’Agenda Onu 2030. Questa scelta è coerente e perfettamente in linea con l’impegno del Gruppo nella diffusione di una cultura della sostenibilità, attenta sia all’ambiente che ai temi sociali”.
Su ciascuno dei 17 doni posti sotto l’abete di Natale si trova un QR code che, una volta scandito, illustra delle azioni concrete da svolgere, a partire da questo Natale, per cambiare il nostro stile di vita. A questi 17 doni, inoltre, se ne aggiungerà un diciottesimo, dedicato ai bambini e illustrato dall’artista romano Lorenzo Terranera, che rappresenterà la possibilità di realizzare semplici azioni da fare a casa o a scuola per contribuire al raggiungimento di un futuro sostenibile per tutti.
“Un Natale all’insegna della luce e della sostenibilità – queste le parole del Sindaco Roberto Gualtieri – che punta ad unire il periodo festivo a un momento di riflessione rispetto agli obiettivi che l’Onu ha individuato per garantire un futuro migliore a tutti noi, a partire dai più piccoli.” La pioggia ed il freddo non hanno fermato più di tanto la partecipazione della folla alla consueta quanto suggestiva cerimonia di accensione dell’albero in Piazza Venezia. “I doni sotto questo ‘albero delle Azioni‘ sono una sorta di guida su come ognuno di noi può diventare parte del cambiamento attraverso semplici azioni” ha affermato il Direttore Generale della Fao Qu Dongyu, invitando tutti ad informarsi sulle “scelte sostenibili che ognuno di noi può compiere nella propria vita quotidiana”.
Anche perché, per riprendere la parole del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, lo sviluppo sostenibile “non è semplicemente una questione ambientale, è un concetto molto più ampio che abbraccia anche la tutela della salute, l’inclusione sociale, il superamento dei divari sociali a partire da quello di genere, l’eliminazione degli sprechi, l’economia circolare. Obiettivi che devono essere calati concretamente nelle realtà territoriali, nei quartieri, nelle periferie, per migliorare la qualità della vita delle persone e il modo di operare delle attività economiche. “