I fiori del lockdown in mostra a Capranica
Il fotografo trevigiano Fabio Fuser ha inaugurato nella prestigiosa pineta La Trinità – Linea Verde Nicolini di Capranica (VT), la mostra “I fiori del lockdown” che resterà aperta al pubblico fino al 16 settembre (dalle 18 alle 22).
E’ il fotografo trevigiano Fabio Fuser l’autore delle immagini in mostra a Capranica (VT) presso Linea Verde Nicolini, storica azienda leader nei settori della progettazione del paesaggio, della cura dei manti erbosi e dell’arboricoltura, con quasi 160 anni di esperienza alle spalle. Nella prestigiosa pineta de La Trinità sarà possibile ammirare, fino al 16 settembre (dalle 18 alle 22), gli scatti del progetto “I fiori del lockdown”: una serie di immagini realizzate, come dice il nome, durante il primo periodo di isolamento domestico forzato, iniziato nella primavera del 2020 a seguito dello scoppio della pandemia.
“Non riesco a stare senza scattare”, osserva Fuser; ed allora, non potendo più dedicarsi ai generi per lui abituali – è un apprezzato fotografo di eventi musicali nonché ritrattista -, Fuser ha cercato di trovare spunto ed ispirazione negli immediati dintorni di casa sua. Ecco dunque che l’impossibilità di muoversi, di fatto un’imposizione che normalmente frena la creatività e la capacità di esprimersi, è stata invece tramutata in una sfida, un’occasione per trovare stimoli inattesi e diversi, approcciando la fotografia con occhi nuovi.
Le immagini dei fiori del lockdown non ambiscono semplicemente a mostrare e descrivere forme e colori dei soggetti ritratti: i tagli, il dosaggio delle luci, i precisi interventi sul colore e sui chiaroscuri sono stati posti in essere con l’intento di conferire ad ogni scatto un valore che andasse al di là della pura documentazione. Sono state le emozioni e lo stato d’animo del fotografo al momento dello scatto a guidare l’intero processo di creazione delle immagini: ripresa, sviluppo digitale e stampa sono dunque le tappe di un percorso artistico nato in risposta ad un’esigenza intima e personale, ma del quale Fuser ha voluto poi condividere con il pubblico i risultati.
L’esito è una serie di fotografie che vanno oltre la rappresentazione della bellezza della natura, per assumere un senso fatto di speranza, desiderio di libertà, fiducia per il futuro; sentimenti positivi mirabilmente simboleggiati nell’ultimo quartetto. E l’ultima foto, scattata il primo giorno in cui si poteva di nuovo uscire, “incarna la vera rinascita dopo qualcosa di devastante: un pino appena nato che si affaccia alla vita”. Testimonianze visive come questa serie di affascinanti fotografie – arricchite da versi di Elena Clementi, pensieri scritti appositamente per ciascuna – costituiscono un messaggio importante, che chiunque può cogliere se si ritorna col pensiero ai cupi tempi del primo, rigoroso lockdown: una fase fortunatamente alle nostre spalle ma che è opportuno non dimenticare. Le attività umane si erano in gran parte fermate, ma la Natura ha continuato il suo corso: e l’occhio attento e sensibile di Fabio Fuser ci offre oggi un ricordo di come la bellezza e la speranza possano albergare ovunque, anche nel giardino dietro casa.