GEOLOGIA IN MOVIMENTO: Viaggio nella storia sismica del territorio siciliano

L’Ordine dei Geologi della Regione Sicilia, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Geologi e la Fondazione Centro Studi del CNG, organizza il convegno itineranteche farà tappa in tre date in luoghi differenti dell’isola, in cui in passato si sono verificati violenti terremoti:

il 15 marzo a Poggioreale, il 16 marzo a Noto e il 17 marzo a Messina. Al convegno parteciperanno: il Presidente CNG, Francesco Peduto, il Vice Presidente Vincenzo Giovine, il Segretario Arcangelo Francesco Violo, il Tesoriere Raffaele Nardone e i Consiglieri Antonio Alba, Domenico Angelone, Adriana Cavaglià e Gabriele Ponzoni. Per la Fondazione Centro Studi del CNG saranno presenti: il Presidente Fabio Tortorici e il Consigliere Carlo Cassaniti.

L’evento affronterà il tema del rischio sismico attraversando, con un percorso itinerante, alcune delle aree della Sicilia (Valle del Belìce, Val di Noto e Messina) che hanno registrato tra i più drammatici avvenimenti della storia sismica del nostro Paese. L’obiettivo principale è porre a confronto le evidenze scientifiche, le ricostruzioni degli scenari, la gestione del territorio seguita agli eventi, ai fini di un approfondimento sul livello di fragilità e di vulnerabilità sismica che riguarda tali territori e sulle azioni di prevenzione e mitigazione dei rischi fino ad oggi intraprese. Gli interventi del mondo delle istituzioni, del mondo accademico, delle libere professioni e della società civile restituiranno un quadro sullo stato dell’arte e allo stesso tempo apriranno una finestra sulle prospettive attuali e future.

Un viaggio nella storia sismica del territorio siciliano che avrà inizio il 15 marzo a Poggioreale, nella Valle del Belìce, colpita dal terremoto nel 1968. Qui si terrà, in mattinata, il primo convegno; nel pomeriggio avrà luogo una visita guidata, nella vecchia città di Gibellina, al “Cretto di Burri”, una delle più grandi opere simboliche di Land art di Alberto Burri, realizzata tra il 1984 e il 1989 sul centro abitato distrutto dal terremoto nel 1968. Il giorno successivo, ci si sposterà nella Sicilia sud orientale, nella Val di Noto, in cui nel 1693 si registrò un terremoto catastrofico che distrusse oltre 45 centri abitati, provocando 60 mila vittime. La mattina del 16 marzo è previsto un convegno a Noto, città che durante il cosiddetto “terremoto di Santa Lucia” del 1990, ha subìto ingenti danni al patrimonio storico architettonico. Sabato 17 marzo, si terrà a Messina la terza e ultima tappa che rievocherà il terremoto del 1908, uno degli eventi sismici più catastrofici del XX secolo per numero di vittime, circa 90 mila e per i danni provocati anche a causa dello tsunami che si generò a seguito del sisma.

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