FIAT LUX: LET THERE BE LIGHT!

Nel quadro delle attività dell’UNESCO per il corrente Anno Internazionale della Luce, si svolgerà dal 3 al 5 giugno a Roma il Convegno Internazionale “Fiat Lux – Let there be Light!”.

Le tre giornate vedranno la partecipazione di qualificatissimi relatori provenienti da tutto il mondo, tra cui i due Premi Nobel per la Chimica Stefan Hell, direttore del Max Planck Institute for Biophysical Chemistry in Göttingen (Germania), e Ada Yonath, del Weizmann Institute of Science di Rehovot (Israele). Al centro di tutte le riflessioni vi sarà il tema della luce, considerata sia nelle sfaccettature scientifiche e di applicazioni tecnologiche sia in quelle della filosofia, della teologia e dell’arte.

“Fiat Lux si rivolge a tutti, scienziati, umanisti e persone provenienti da realtà e culture diverse, per dialogare sul significato profondo della luce, della natura e dell’uomo, ognuno con il proprio linguaggio”. Così dichiara Eugenio Fazio, docente della Facoltà di Ingegneria dell’Università Sapienza di Roma, che insieme a Padre Rafael Pascual, Direttore dell’Istituto Scienza e Fede dell’Ateneo Regina Apostolorum, ha ideato e organizzato l’evento internazionale. “Il 2015 è un anno importante per la luce, che silenziosamente ci rivela tutte le sue capacità di raccontarci il mondo”, sottolinea il professore.

Ma “la luce si può intendere in diversi modi, non solo quello che appartiene all’orizzonte della nostra visione”, ha ricordato Padre Pascual, “perché i nostri occhi sono sensibili solo a una piccolissima frazione dello spettro elettromagnetico, che è quello della luce visibile”.

“L’universo primordiale era costituito essenzialmente da luce, tutto il resto era qualcosa di trascurabile. Da quello stato così semplice e incandescente, in miliardi di anni è emersa una realtà cosmica tanto complessa quanto capace di finezze, capace di ospitalità fino alla vita e alla coscienza di cui oggi noi siamo beneficiari. Il rapporto tra la nostra consapevolezza e la realtà esterna è mediato dalla luce: è la luce che ci rende amica la realtà dell’universo e che ci apre il libro della natura”, ha affermato Marco Bersanelli,professore di Astronomia e Astrofisica dell’Università di Milano, durante la conferenza stampa in anteprima all’evento.

“Utilizzando la luce, e osservandone l’interazione con la materia vivente e le cellule di cui siamo composti, si accede all’invisibile e si assiste ad uno spettacolo davanti al quale non può che dilatarsi il senso di meraviglia per quella macchina straordinaria che sono il Dna e le cellule, e per come tutto questo evolve nell’uomo e lo fa vivere”, ha aggiuntoAlberto Diaspro, Direttore del Dipartimento di Nanofisica dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

Il Convegno si svilupperà seguendo tre linee tematiche che verranno affrontate secondo vari punti di vista, sia scientifici sia umanistici, analizzando la luce nelle sue tre funzionalità principali: il trasporto di informazioni, il trasporto di energia e la scansione del tempo e dello spazio.

Tantissimi gli argomenti e le novità scientifiche che troveranno spazio durante gli interventi delle tre giornate: dagli influssi della luce sulle molecole alle applicazioni della spettroscopia laser in ambito biochimico, biomedico, farmacologico e della sicurezza alimentare; dalle conquiste della nanoscopia alle tecniche chirurgiche non invasive in campo medico; dalle frontiere del mondo digitale a quelle dell’astronomia; dal rapporto tra teologia, filosofia e luce fino alla storia delle rivoluzioni artistiche nel campo della prospettiva e delle tecniche pittoriche.

 

Oltre ai due premi Nobel, tra i numerosi relatori che parteciperanno, Fausto Elisei, chimico fisico dell’Università di Perugia, Joseph Zyss, ottico dell’Ecole Normale Supérieure de Cachan, e Albert Ruggi, dell’Università di Friburgo in Svizzera, affronteranno il rapporto tra luce ed energia. Sune Svamberg, già membro del Comitato Nobel rifletterà su ambiente e tecnologia, e Michael Berry, fisico dell’Università di Bristol, parlerà dell’ottica della natura, mentre Vint Cerf, evangelista di Google e inventore del protocollo di Internet, interverrà sulla luce come informazione e sul futuro di Internet; Fortunato Tito Arecchi, professore Emerito di Fisica dell’Università di Firenze, applicherà le tecniche di interazione quantistica alla formazione delle parole, del linguaggio e del ragionamento. Claudio Oleari, professore emerito di Ottica dell’Università di Parma, parlerà infine del colore. Un’attenzione particolare è dedicata ai ciechi e agli ipovedenti. In rappresentanza dell’Unione Ciechi e Ipovedenti interverrà Aldo Grassini, direttore del Museo Tattile di Omero di Ancona, che parlerà di luce, cromaticità e supporto tattile.

Sul versante teologico, filosofico e artistico, il già rettore dell’Ateneo Regina Apostolorum Padre Pedro Barrajon LC, introdurrà la teologia della luce in Sant’Agostino; Evandro Agazzi, presidente dell’Accademia Internazionale di Filosofia e Scienze, tratterà il concetto di luce nella tradizione filosofica occidentale; Dermot Moran, docente di Filosofia dell’Università di Dublino, farà una riflessione sulla luce nella mistica cristiana, e Riccardo Pozzo, direttore del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali e del patrimonio culturale del CNR, parlerà della luce nei beni culturali.

Infine, a proposito della luce in relazione allo spazio e al tempo, il Premio Nobel Stefan Hell, parlerà di come ha rivoluzionato la risoluzione della microscopia ottica, e lo scienziato non vedente Ion Mihailescu, del National Institute Lasers, Plasma, Radiation Physics di Bucarest, illustrerà la possibilità di utilizzare la luce come delle pinzette per movimentare e trasportare materiale biologico delicato.

Durante le giornate è prevista anche la partecipazione del Mago Silvan, il quale spiegherà gli effetti della luce nei giochi in cui si utilizza l’illusione, una mostra di quadri sulla luce dell’artista Rodolfo Papa e la mostra itinerante “Alla tua luce” a cura di Graziella di Tullio Zinn.

 

Il Convegno si svolgerà il 3 e 4 giugno presso l’Auditorium dell’Ateneo Regina Apostolorum, in via degli Aldobrandeschi 190, mentre il 5 giugno i lavori proseguiranno presso la facoltà di Ingegneria della Sapienza, in via Eudossiana 18.

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