Eduardo per INuovi in scena al Treatro Nuovo di Napoli
“Eduardo per I Nuovi”, in scena dall’11 ottobre al Teatro Nuovo di Napoli, è il titolo del bel progetto sulla drammaturgia del grande autore promosso dalla Fondazione Teatro della Toscana e realizzato, con la Elledieffe, dal regista Gianfelice Imparato insieme ai giovani attori de iNuovi.
Un debutto atteso che inaugura la stagione teatrale del Nuovo e che si avvale della collaborazione del Teatro Pubblico Campano.L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Scarpetta di Napoli, sede della Fondazione Eduardo De Filippo presieduta da Carolina Rosi e diretta da Francesco Somma. INuovi sono un gruppo di giovani attori diplomati alla Scuola di Teatro Orazio Costa di Firenze, diretta da Pier Paolo Pacini. A loro l’oneroso e stimolante incarico di gestire tutte le attività dello storico Teatro Niccolini di Firenze. L’attenzione al futuro dei giovani stava a cuore agli stessi Eduardo e Luca De Filippo che sarebbero di certo stati felici di questo evento. Per i giornalisti in conferenza la proiezione di una scena di “Tre cazune furtunate” di Scarpetta, interpretata da Eduardo con a fianco un giovanissimo Luca e celebri attori – “come un assolo di jazz”, afferma Imparato, che fa venire fuori tutta la maestria di Eduardo. E quest’arte va senz’altro trasmessa ai giovani. Pier Paolo Pacini, direttore della scuola di teatro Orazio Costa, spiega la motivazione di offrire un’opportunità formativa e lavorativa ai giovani diplomati. Il Teatro Niccolini è l’unico in Italia ad essere gestito dai ragazzi: la Compagnia de iNuovi è composta da giovani che vanno dai 18 ai 24 anni. Gianfelice Imparato affronta con loro il repertorio comico del Maestro attraverso gli atti unici “Pericolosamente”, “I morti non fanno paura”, “Amicizia” e la prima parte di “Uomo e Galantuomo”. “I testi scelti – sottolinea il regista e attore – hanno in comune la drammaticità delle varie situazioni delle quali la sapiente scrittura di Eduardo ha saputo mostrare un paradossale risvolto comico. I giovani credono che la comicità sia quella delle battute, degli sketches di certa banale tv. A maggio li ho conosciuti e abbiamo lavorato sulla conoscenza dei meccanismi, della grammatica e della musicalità della drammaturgia comica. Gli attori recitano in italiano anziché in un napoletano stentato; inoltre ciò è servito anche a far comprendere che i meccanismi della comicità, che nasce da una buona drammaturgia, sono declinabili in qualsiasi lingua. Ed è utile anche a dimostrare, se ancora ce ne fosse bisogno, che il teatro di Eduardo non è relegabile in un ambito regionale”. Attraverso il percorso di formazione, che ha coinvolto l’intero gruppo di lavoro anche sulla traduzione in italiano delle parti originariamente in napoletano di queste opere, Gianfelice Imparato ha affidato l’interpretazione agli attori Francesco Grossi, Filippo Lai, Athos Leonardi, Claudia Ludovica Marino, Luca Pedron, Laura Pinato, Nadia Saragoni, Erica Trinchera, Lorenzo Volpe. “Eduardo per I Nuovi” è una prima, importante fase di un progetto più ampio che andrà avanti nei prossimi anni. Al Teatro Nuovo alla prima dello spettacolo i giovani e bravi attori, egregiamente diretti da Imparato, danno prova di amare e di “sentire” la drammaturgia di Eduardo, con la sua profondità, con le battute perfette, con il cinismo che permea molte azioni umane, con situazioni pirandelliane che fanno scaturire una comicità raffinata, forte. Non perde la ricca lingua dell’autore nella traduzione in italiano, anzi, l’italiano sottrae la risata facile lasciando spazio alla riflessione, al piacere dei dialoghi costruiti con maestria da un grande drammaturgo che era anche magnifico attore. La scena è volutamente scarna perché “la potente scrittura di Eduardo non ha bisogno di molti orpelli”, afferma Imparato. Felice taglio del nastro per i giovani attori a Napoli, la città di Eduardo, dopo il successo riscosso in Toscana.
Maresa Galli