Dal ‘Reddito di Inclusione’ al ‘Reddito di Cittadinanza’
Testimonianze di esponenti degli ambiti territoriali e dei Centri per l’impiego della Campania, della Puglia ma anche di realtà del terzo settore che guardano al cambiamento della struttura del welfare con grande criticità, si sono alternati presso l’Auditorium della Regione Campania.
Testimonianze di esponenti degli ambiti territoriali e dei Centri per l’impiego della Campania, della Puglia ma anche di realtà del terzo settore che guardano al cambiamento della struttura del welfare con grande criticità, si sono alternati presso l’Auditorium della Regione Campania.
Il convegno ha voluto illustrare con i suoi interventi quanto forte sia il rischio che il cambiamento possa fare più danni che invece risolvere il problema della povertà che tanto affligge il sud.
Il reddito di inclusione stava dando i suoi buoni frutti aiutando “gli ultimi “ e la preoccupazioni in molti addetti ai lavori è che abbandonare questo sistema per il reddito di cittadinanza, ovvero un meccanismo da perfezionare nei suoi profili pratici, potrebbe far perdere i meccanismi assistenziali.
Il governatore della campana ha chiuso i lavori con un intervento molto duro, critico ed anche preoccupato per le sorti di tutto il sud.
Ha inoltre messo in evidenza la mancanza di prospettiva del governo e la forte demagogia per le politiche che ha messo in carica indebitando il paese.
Ha chiuso il suo intervento,parlando di solidarietà che, insieme col lavoro deve essere un valore, di coesione sociale che si crea creando ricchezza, per ridistribuire risorse, ma prima bisogna produrla altrimenti entri in crisi e questa domanda purtroppo è assente nel panorama dei nostri governanti.