Da Napoli la sfida alla corruzione con la centrale di committenza telematica Asmel
900 Enti Locali aderenti in tutt’Italia, 1,4 miliardi di euro di gare bandite e un risparmio di oltre 200 milioni di euro per le casse pubbliche. Sono i numeri della straordinaria rivoluzione digitale nel sistema degli appalti pubblici realizzata nei suoi primi cinque anni di lavoro da ASMECOMM, la Centrale di Committenza Telematica promossa da ASMEL,
l’associazione italiana per la sussidiarietà e la modernizzazione degli Enti Locali che unisce oltre 2300 Enti Locali di tutto il Paese. Una rivoluzione di modernizzazione nata a Napoli oltre vent’anni fa con il consorzio Asmez e poi divenuta un modello virtuoso esportato in tutta Italia con la costituzione dell’Associazione nazionale Asmel.
Secondo i dati emersi dagli studi sui contratti pubblici del Politecnico di Milano ammonta, infatti, ad almeno il 15% del transato il risparmio che si ottiene con il processo di informatizzazione delle gare d’appalto alla base del successo dell’azione di aggregazione svolta da Asmel in questi anni. Un’azione in continua crescita, basti pensare che soltanto a dicembre il volume economico di ASMECOMM ha raggiunto i 52 milioni di euro, superando in un solo mese la quota annua indicata dal Governo come livello minimo per le Centrali di committenza qualificate.
Ma c’è di più, come sottolinea Francesco Pinto, segretario generale di Asmel, “perché l’utilizzo massiccio delle piattaforme telematiche ha assicurato non solo risparmi, efficienza e semplificazione ma anche garantito tracciabilità e trasparenza di ogni operazione, molto meglio di mille norme anti corruttive”. Un risultato testimoniato da un altro dato eclatante: il tasso di soccombenza avanti al TAR degli Enti Locali aderenti non supera lo 0,7% annuo, a fronte di un tasso medio del 5%. Un risultato che, come spiega Pinto, “ha consentito di assicurare ai Comuni anche il patrocinio legale gratuito, sollevandoli dalla necessità di ricorrere a gara per la scelta del legale di fiducia”.
La certificazione internazionale anti corruzione
E che il lavoro della Centrale di Committenza ASMEL sia un grande baluardo contro la corruzione ora è stato anche ‘certificato’ a norma ISO 37001, lo standard internazionale sui sistemi di gestione anti corruzione. Un altro primato perché ASMECOMM è la prima Centrale di Committenza in Italia ad ottenere questa importante certificazione.
Tutti i risultati e le opportunità di ASMECOMM saranno illustrati lunedì 29 Gennaio a Napoli nel Forum Asmel dedicato al tema “Innovazione negli appalti e centralizzazione sussidiaria”. Appuntamento alle 9.30 all’Hotel Ramada per oltre 600 Amministratori provenienti da tutta Italia, dal Piemonte alla Sicilia. Al tavolo dei relatori ci saranno, tra gli altri, Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio Conti pubblici dell’Università Cattolica di Milano, già Commissario per la spending review, Virginio Carnevali, presidente sezione italiana di Transparency International, Umberto del Basso de Caro, Sottosegretario al Ministero per le Infrastrutture e Alberto Carotenuto, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”.
Nel corso del Forum, verrà anche presentato il libro “Il Borgomastro e il Cancellario: ovvero la burocratite ostruttiva”, una raccolta di storie di burocrazia ostruttiva, edite da ASMEL a supporto della propria azione di denuncia del ‘bigottismo normativo’ italiano che, come evidenzia Pinto “assilla sempre più i Comuni imponendo loro di lavorare più per adempiere che per funzionare”. “Abbiamo censito circa 1120 adempimenti annui a carico degli Uffici comunali, che quasi sempre impongono il rispetto di aspetti formali, perdendo di vista quelli sostanziali” spiega Francesco Pinto, sottilineando come “queste pastoie burocratiche producono solo demotivazione e frustrazione, deresponsabilizzando tutti, anche le migliori energie, i migliori talenti”.