Creare una ludoteca da sogno diventa realtà

Grazie alla casa editrice CMON varato un concorso che premia capacità di elaborare e presentare in modo fantasioso ed originale i propri sogni. Senza alcun costo, qualunque classe delle scuole primarie e secondarie della provincia di Modena può iscriversi, ma si punta ad allargare l’esperienza anche in altre città.

Basta un sogno, purché originale e presentato in modo accattivante, per aggiungere un nuovo gioco da tavolo alla ludoteca di MeMo, Multicentro Educativo di Modena. Un’idea, tanto fantasiosa quanto concreta, che parte dalla città della Ferrari e di Pavarotti per premiare la creatività dei ragazzi che sceglieranno di partecipare a “Una ludoteca da sogno”. L’inedita iniziativa, che non richiede l’intervento né di Babbo Natale né della Befana ma solo una sana spremitura di idee, è stata lanciata in questi giorni dai promotori di Play-Festival del Gioco in occasione dell’undicesima edizione della kermesse del gioco da tavolo più grande (e visitata) d’Italia che si terrà a ModenaFiere dal 5 al 7 aprile.

Poche regole e spazio pressoché infinito alla fantasia. Le regole, pubblicate sul sito  https://www.play-modena.it/news/una-ludoteca-da-sogno/ ricordano che, senza alcun costo, qualunque classe delle scuole primarie e secondarie della provincia di Modena può iscriversi, ma si punta ad allargare l’esperienza anche in altre città. I partecipanti riceveranno una copia di “Dream On!”, gioco collaborativo di carte della Casa Editrice CMON che premia il sogno meglio raccontato. Compito della classe che sceglierà di partecipare alla selezione sarà raccontare il proprio sogno utilizzando le carte da gioco con l’ausilio degli strumenti ritenuti più adatti, disegni, foto, video; il fantasioso parto andrà quindi presentato alla giuria di esperti che il 5 Aprile, durante la undicesima edizione di Play premierà i tre migliori sogni.

“È un’idea nata per valorizzare le più recenti linee guida in tema di didattica che fanno riferimento a creatività, esperienza, collaborazione ed emozione prospettando strategie di insegnamento sempre più vicine ad un approccio laboratoriale. Col gioco si può lavorare in modo spontaneo, in un ambiente fortemente motivazionale, imparando ad esempio i valori della collaborazione, l’importanza della strategia e le tecniche di problem solving” sottolinea il ludologo Andrea Ligabue direttore artistico di Play, da sempre impegnato nelle scuole per far conoscere ad insegnanti e studenti i tanti pregi del gioco, sia per i giovani che per gli adulti.

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