CERIMONIA DI PREMIAZIONE PER “MERAVIGLIE DI VENEZIA”
Si può considerare il Premio Nobel del patrimonio culturale europeo e, come il vero Premio Nobel, viene consegnato a Oslo, ma ne viene organizzata una cerimonia ufficiale anche in sede locale: si tratta del Grand Prix del Premio per il patrimonio culturale dell’Unione Europea – Europa Nostra Award 2015 che per la categoria “Ricerca e digitalizzazione” è stato assegnato al progetto regionale “Meraviglie di Venezia.
Tesori sacri e profani nell’area di San Marco” che propone 1 sito web in 10 lingue, 386 oggetti virtuali, 237 oggetti 3D, 12 video di backstage, 8 tour virtuali, 2 musei ricostruiti, 1 gioco educativo, 1 videoclip, 1 video promozionale. La cerimonia locale si è svolta a Venezia nella Sala Sant’Apollonia e durante l’evento, realizzato in collaborazione con la Procuratoria di San Marco, il Polo Museale del Veneto e la Biblioteca Nazionale Marciana, l’assessore regionale alla cultura Cristiano Corazzari ha ricevuto il riconoscimento dalle mani di John Sell e Sneška Quaedvlieg-Mihailović, rispettivamente Vicepresidente esecutivo e Segretario Generale di Europa Nostra.
L’associazione attualmente presieduta da Placido Domingo è un network composto da 250 organizzazioni membri (associazioni e fondazioni) con un numero totale di più di 5 milioni di persone, 150 organizzazioni associate (enti governativi, enti locali, società) e circa 1500 membri individuali. Ha lanciato per la prima volta questo premio nel 2002 con lo scopo di celebrare le migliori pratiche legate al patrimonio culturale e naturale, premiando i più validi progetti di conservazione, gestione, ricerca e istruzione.
Nella motivazione del premio assegnato a “Meraviglie di Venezia”, la giuria sottolinea che questo progetto di digitalizzazione “attraverso una piattaforma multilingue, è accessibile su una vasta gamma di media. Il suo impatto si ripercuote sia su eventi promozionali che per la ricerca, e saranno dunque utili sia agli esperti che al turista. Le sfide della complessità, la distinzione tra il reale e il virtuale, e un mix di discipline accademiche e il tipo di oggetti, sono tutti affrontati con successo in questo progetto altamente lodevole e prezioso”.
L’assessore Corazzari ha posto l’accento sulla valenza del patrimonio culturale lasciato in eredità alle giovani generazioni di tutto il mondo. “L’idea progettuale di Meraviglie di Venezia infatti è nata proprio da questo. Dalla volontà di far conoscere e condividere con un pubblico sempre più vasto dei beni che sono patrimonio dell’umanità per valore e significato culturale e universalmente riconosciuti dalla storia della Repubblica della Serenissima e che, con la loro pubblicazione online, sono diventati “doppiamente” patrimonio di tutta l’umanità”.
“Un’operazione culturale – ha detto Corazzari – che ha trovato nella tecnologia digitale una risposta adeguata e, grazie al supporto delle competenze tecniche e scientifiche di professionisti e studiosi, ha permesso di realizzare ricostruzioni virtuali di oggetti e di ambienti di alto livello e qualità”. “Ma è anche un’impresa complessa – ha concluso – resa possibile dalla collaborazione dei numerosi enti coinvolti, dalla sinergia tra diverse strutture regionali e dalla partecipazione di varie istituzioni del territorio, in una prospettiva comune di valorizzazione e di recupero del patrimonio e da un uso sapiente delle disponibilità finanziarie dei fondi comunitari europei.
Nel corso della cerimonia sono intervenuti Mons. Antonio Senno, Delegato Patriarcale della Basilica di San Marco, Daniele Ferrara Direttore del Polo Museale del Veneto, Maurizio Messina Direttore della Biblioteca Nazionale Marciana, Maria Teresa De Gregorio Direttore del Dipartimento Cultura della Regione del Veneto, Clara Peranetti curatrice di Meraviglie di Venezia, Irene Favaretto referente scientifico del progetto, Rossana Bettinelli membro della Giunta di Europa Nostra e Gianni Perbellini presidente di Giuria della categoria “Ricerca e Digitalizzazione” 2015. Ha hiuso i lavori Carlo Alberto Tesserin Primo Procuratore di San Marco.
Di recente il progetto ha ottenuto anche il Premio Nazionale per l’Innovazione 2015, nel settore “Pubblica Amministrazione”.