La famiglia Clemente, da subito ha accettato la proposta progettuale alla memoria di Silvia Ruotolo, fu assassinata l’11 giugno del 1997 a Napoli, nel quartiere Arenella, dopo essere andata a prendere a scuola il figlio Francesco, di 5 anni a guardarla dal balcone c’era Alessandra, la figlia di 10 anni.
Tra i tanti interventi istituzionali, quello di Don Ciotti, è stato particolarmente toccante, ha focalizzato l’attenzione sulla cura della partecipazione, della rete e ad allontanarsi da ogni personalismo e egocentrismo, specialmente in una epoca come questa in cui siamo attirati da falsi miti del web e perdiamo di vista i veri valori dell’accoglienza, della famiglia e dell’aiutarci reciprocamente.
La struttura nasce presso un bene comune (ex asilo comunale), nel quartiere “Parco
Primavera”, situato nella periferia di Caserta, che ora è dedicata ad un progetto molto interessante, ha l’obiettivo di attivare percorsi formativi per favorire la cultura della non violenza, proporre iniziative di carattere culturale, artistico, azioni di tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, di contrasto alla precarietà e al lavoro nero e, oltre alla cura dei minori in difficoltà, che potranno partecipare alla vita della struttura, lo staff si dedica ai genitori maltrattanti.
Commenti