CAPALBIO LIBRI “STREGA” LA MAREMMA, GRAN FINALE CON LAGIOIA, GENOVESI E PETROCCHI

Ultimo appuntamento, quello di stasera, per Capalbio Libri, il festival sul piacere di leggere in piazza ed in rete, ideato e diretto da Andrea Zagami, organizzato dalla società di comunicazione Zigzag in collaborazione con il Comune di Capalbio. Una serata doppia, in due tempi, con grandi ospiti anche tra il pubblico, in collaborazione con il Premio Strega, il premio letterario più prestigioso d’Italia.

Capalbio Libri, che ha già accolto durante le serate di questa nona edizione importanti ospiti e autori, come Antonella Clerici e Luca Bianchini, LuigiBisignani e Maria Latella, Myrta Merlino e Denise Pardo, TobiasPiller e Stefano Fassina, Chicco Testa e Michela Tamburrino, Mariolina Sattanino ad Andrea Purgatori, si prepara all’ultima serata. Soddisfazione da parte di Andrea Zagami, che per l’occasione fa un primo bilancio dell’edizione che sta per concludersi:

“Siamo molto soddisfatti per i risultati ottenuti: circa 3mila presenze finora, 13 libri presentati e 4 performance musicali di artisti italiani selezionati dal nostro direttore musicale Massimo Nunzi – dichiara il direttore e ideatore della rassegna letteraria – Stiamo già preparando l’edizione del 2016: è in fase di studio una collaborazione più intensa con il premio Strega per un appuntamento ancora più ricco, insieme alla libreria Bastogi di Orbetello. Un vero e proprio incontro con i lettori dei vincitori del Premio,dalla mattina alla sera”.

Per la prima parte del gran finale della rassegna letteraria salirà sul palco rosso di Piazza Magenta il vincitore dell’edizione 2015: Nicola Lagioia, autore de “La ferocia” Einaudi. Sarà anche l’occasione per parlare del libro “La Polveriera” – Mondadoridi Stefano Petrocchi, Direttore della Fondazione Bellonci.A condurre la prima parte della serata il giornalista del Corriere della Sera Paolo Conti.

Alle ore 22:00, invece, sarà il turno di Fabio Genovesi e del suo “Chi manda le onde”Mondadori. Calcheranno il palco anche Loredana Eusebi,Eugenio Bellini, Guido Manfellotto, Edoardo Purgatori e tanti altri giovani. Ad animare il dibattito della seconda parte Ginevra Bersani.Durante questi due incontri, anchele letture di alcuni brani dei libri, interpretati da Irene Grazioli Fabiani.

Ad arricchire ulteriormente il programma, le performance musicali di Marta Colombo Trio Sundance, selezionate da Massimo Nunzi, direttore artistico per la parte musicale.A conclusione la grande festa di fine festival: la “Notte delle Streghe”, chesi svolgeràai bordi della piscina dell’hotel Valle del Buttero, da mezzanotte in poi, con dj-set, autori e libri.

Nicola Lagioia è nato a Bari nel 1973. Con Minimum Fax ha pubblicato Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (2001), e con Einaudi Occidente per principianti (Supercoralli 2004), Riportando tutto a casa (Supercoralli 2009, Super ET 2011; Premio Viareggio-Rèpaci, Premio Vittorini, Premio Volponi) e La ferocia (Supercoralli 2014) vincitore Premio Strega 2015 e del Premio Mondello 2015 – Sezione Opera Italiana. Dirige nichel, la collana di narrativa italiana di minimum fax. È una delle voci di Pagina3, la rassegna stampa culturale di Radio3. Scrive per diversi quotidiani, settimanali e riviste, tra cui Lo Straniero, Repubblica, Orwell, Il Venerdì di Repubblica, Repubblica XL. Nel 2013 è uno dei selezionatori della Mostra del Cinema di Venezia. È tra gli autori del blog di approfondimento culturale www.minimaetmoralia.it

IL LIBRO – La ferocia, di Nicola Lagioia. Anno 2014, 411 p., rilegato. Editore: Einaudi (collana Supercoralli)

In una calda notte di primavera, una giovane donna cammina nel centro esatto della strada provinciale. È nuda e coperta di sangue. A stagliarla nel buio, i fari di un camion sparati su di lei. Quando, poche ore dopo, verrà ritrovata morta ai piedi di un autosilo, la sua identità verrà finalmente alla luce: è Clara Salvemini, prima figlia della più influente famiglia di costruttori locali. Per tutti è un suicidio. Ma le cose sono davvero andate cosi? Cosa legava Clara agli affari di suo padre? E il rapporto che la unisce ai tre fratelli – in particolare quello con Michele, l’ombroso, il diverso, il ribelle – può aver giocato un ruolo determinante nella sua morte? Le ville della ricca periferia barese, i declivi di ogni rapida ascesa sociale, una galleria di personaggi indimenticabili, le tensioni di una famiglia in bilico tra splendore e disastro: utilizzando le forme del noir, del gotico, del racconto familiare, scandite da un ritmo serrato e da una galleria di personaggi e di sguardi che spostano continuamente il cuore dell’azione, Nicola Lagioia mette in scena il grande dramma degli anni che stiamo vivendo.

 

Stefano Petrocchi (Rieti, 1971) è stato coordinatore dal 2006 dei progetti di promozione della lettura della Fondazione Bellonci ed è segretario del comitato direttivo del Premio Strega. Ha curato la riedizione di varie opere di Maria Bellonci e la collezione edita da Il Sole 24 ORE “I capolavori del premio Strega”.

IL LIBRO – La polveriera, di Stefano Petrocchi. Anno 2014, 194 p., brossura. Edizioni Mondadori (collana Scrittori italiani e stranieri).

Stanze cariche di presenze e memorie, dove si è dispensata – e tuttora si dispensa – la gloria letteraria: “sala d’aspetto d’Immortali”, scrive ironicamente Cesare Pavese, e al contempo “polveriera” in cui deflagrano le ambizioni dei maggiori scrittori contemporanei, suggerisce con realismo Maria Bellona, padrona di casa nonché animatrice del gruppo degli Amici della domenica da cui nasce il premio Strega. In quelle stanze traboccanti di libri, oltre che sulle terrazze fiorite che ospitano le riunioni della giuria, vediamo muoversi i protagonisti della cultura italiana degli ultimi settant’anni: concorrenti, editori e intellettuali facili alla polemica e alla battuta sferzante, rissosi e appassionati. La storia del premio viene narrata attraverso una galleria di dettagli insospettati, con particolare riferimento agli anni più recenti, caratterizzati dalla definitiva trasformazione dello scrittore in una figura mediatica. Alla guida del premio c’è a lungo Anna Maria Rimoaldi, amica ed erede della Bellona. Personaggio vissuto tutto dentro il Novecento che però riesce nell’impresa di traghettare nella nuova epoca le strutture un po’ demodé dello Strega. Arbitro (quasi) assoluto dei destini del premio, per l’io narrante lei è semplicemente “il Capo”, l’attitudine al comando fatta persona: tratto del carattere che convive con la altrettanto energica capacità di mantenersi un passo indietro rispetto ai riflettori, e con una vita intima che rimane inaccessibile…

 

Fabio Genovesi è nato a Forte dei Marmi nel 1974. Ha scritto i romanzi Versilia Rock City ed Esche vive, tradotto in dieci Paesi tra cui Stati Uniti e Israele, il saggio cult Morte dei Marmi e Tutti primi sul traguardo del mio cuore, diario on the road della sua avventura al Giro d’Italia. Con il suo ultimo libro Chi manda le onde ha vinto il premio Strega Giovani 2015. Collabora con il Corriere della Sera e Glamour.

IL LIBRO – Chi manda le onde, di Fabio Genovesi. Anno 2015, 391 p., brossura. Edizioni Mondadori (collana Scrittori italiani e stranieri).

Ci sono onde che arrivano e travolgono per sempre la superficie calma della vita. Succede a Luna, bimba albina dagli occhi così chiari che per vedere ha bisogno dell’immaginazione, eppure ogni giorno sfida il sole della Versilia cercando le mille cose straordinarie che il mare porta a riva per lei. Succede a suo fratello Luca, che solca le onde con il surf rubando il cuore alle ragazze del paese. Succede a Serena, la loro mamma stupenda ma vestita come un soldato, che li ha cresciuti da sola perché la vita le ha insegnato che non è fatta per l’amore. E quando questo tsunami del destino li manda alla deriva, intorno a loro si raccolgono altri naufraghi, strambi e spersi e insieme pieni di vita: ecco Sandro, che ha quarant’anni ma vive ancora con i suoi, e insieme a Marino e Rambo vive di espedienti improvvisandosi supplente al liceo, cercando tesori in spiaggia col metal detector, raccogliendo funghi e pinoli da vendere ai ristoranti del centro. E poi c’è Zot, bimbo misterioso arrivato da Chernobyl con la sua fisarmonica stonata, che parla come un anziano e passa il tempo con Ferro, astioso bagnino in pensione sempre di guardia per respingere l’attacco dei miliardari russi che vogliono comprarsi la Versilia. Luna, Luca, Serena, Sandro, Ferro e Zot, da un lato il mare a perdita d’occhio, dall’altro li profilo aguzzo e boscoso delle Alpi Apuane.

PARTNERSHIP – Il festival è organizzato con il Comune di Capalbio con i patrocini del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT), Regione Toscana, Provincia di Grosseto. Tra i partner, Il Gioco del Lotto, Clessidra Sgr, MetaEnergia, Invitalia, S.A.C.R.A., Banca di Saturnia e Costa D’Argento, Hotel Residence Valle del Buttero, Gallù, Locanda Rossa, Mimesi, Resort Capalbio, Rosso e Vino alla Dogana, Vivaio Stefanelli. Con il contributo dei ristoranti Il Cantinone, Il Frantoio, La Porta, Al Pozzo, Rosso e Vino alla Dogana, La Torre, Trattoria Toscana, Tullio e Da Maria. Sostengono questa edizione le eccellenze del territorio Azienda vinicola Pianese, Cantina Monteverro, Azienda Artigiana Jacobelli Liquori, Frantoio Terre di Capalbio e Tenuta Monteti.

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