BUON COMPLEANNO LILIANA SEGRE, UNA VITA DI CORAGGIO E RESILIENZA
Oggi, 10 settembre 2024, Liliana Segre compie 94 anni. Un compleanno speciale per una donna che ha segnato la storia del nostro Paese con il suo esempio di forza, resilienza e impegno civile.
Sopravvissuta all’orrore della Shoah, Liliana Segre ha trasformato la tragedia vissuta in gioventù in una testimonianza preziosa, un impegno a difesa della memoria e dei valori democratici, che continua ancora oggi.
Liliana Segre nacque a Milano nel 1930 in una famiglia ebraica laica. Aveva solo otto anni quando, nel 1938, le leggi razziali fasciste le impedirono di continuare la scuola. La sua infanzia fu spezzata dall’odio e dalla discriminazione, che culminarono nel 1944 con l’arresto suo e della sua famiglia. A 13 anni quando deportata ad Auschwitz-Birkenau. Nel campo di sterminio, Liliana perse suo padre e i nonni, ma trovò in se stessa una forza incredibile per sopravvivere. Dopo quasi un anno di prigionia, fu costretta a partecipare alla “marcia della morte” verso la Germania, ma riuscì a sopravvivere fino alla liberazione del campo di Malchow da parte dell’esercito sovietico nel 1945.
Al suo ritorno in Italia, Liliana Segre si trovò di fronte a un mondo che sembrava voler dimenticare ciò che era accaduto. Il dolore per la perdita della famiglia e per l’indifferenza incontrata la spinsero a cercare un equilibrio nella normalità. Non parlò della sua esperienza per molti anni, preferendo costruirsi una nuova vita lontano dal passato. Si sposò con Alfredo Belli Paci, con cui ebbe tre figli, e si dedicò completamente alla famiglia. Ma dentro di lei il ricordo di ciò che aveva vissuto non smise mai di bruciare.
Fu solo negli anni ’90 che Liliana Segre decise di rompere il silenzio e raccontare la sua storia. Complice il bisogno di dare voce alle vittime dell’Olocausto, iniziò a parlare nelle scuole, nelle università, ovunque ci fosse un pubblico disposto ad ascoltare. La sua testimonianza divenne un pilastro fondamentale per preservare la memoria della Shoah in Italia e contrastare il negazionismo e il revisionismo storico.
Con una lucidità e una serenità straordinarie, Liliana ha saputo raccontare l’indicibile, trasmettendo ai giovani l’importanza di non dimenticare, affinché tragedie simili non possano ripetersi. La sua forza non è solo nella sua sopravvivenza, ma nella capacità di trasformare il dolore in una lezione di umanità e di speranza. Parlare del passato è diventato per lei una missione di vita, portata avanti con una passione e un coraggio ammirevoli.
Nel 2018, in riconoscimento del suo impegno e del suo ruolo nel mantenere viva la memoria, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha nominato Liliana Segre senatrice a vita. Nel suo nuovo ruolo istituzionale, Segre ha continuato a battersi contro l’odio, il razzismo e l’antisemitismo, difendendo i valori della Costituzione italiana e della convivenza civile. Una delle sue prime iniziative come senatrice è stata la proposta di istituire una commissione contro l’odio e il razzismo, un segno chiaro del suo impegno costante per una società più giusta e tollerante.
Nonostante l’età e le minacce ricevute, Liliana non ha mai vacillato. Con un’umiltà disarmante, ha continuato a ribadire che il suo ruolo non è solo quello di una sopravvissuta, ma di una testimone di vita, pronta a insegnare alle nuove generazioni che la democrazia e la libertà non devono mai essere date per scontate.
La vita di Liliana Segre è il racconto di una donna che non si è lasciata sopraffare dall’odio e dalla violenza, ma ha scelto di reagire con amore e dignità. La sua resilienza è stata la sua arma più forte: non solo è sopravvissuta all’orrore, ma è riuscita a ricostruire una vita piena di significato, affetti e impegno.
Oggi, a 94 anni, continua a essere un faro di speranza e saggezza per tutti noi. In un mondo ancora attraversato da tensioni, violenze e discriminazioni, la sua voce ci ricorda che l’umanità può risollevarsi dalle sue ferite più profonde. La sua lezione è quella di non dimenticare, di non abbassare mai la guardia di fronte all’ingiustizia e di non smettere mai di credere che un futuro migliore sia possibile.
Buon compleanno, Liliana. Grazie per averci insegnato il valore della memoria e della resistenza.