Alba da record a Treviso per la “5 alle 5”

Tantissimi runners e camminatori hanno risposto all’invito di Salvatore Bettiol. L’ex campione azzurro che ha lanciato la “5 alle 5” nel 2015, quasi per scommessa, portando a correre un migliaio di atleti.

Una lunga scia rossa ha colorato, di primissimo mattino, il centro storico. Erano le magliette degli oltre 2600 atleti – 2605, per la precisione – che hanno confermato la “5 alle 5” nel novero delle corse mattutine più partecipate d’Italia.

Tantissimi runners e camminatori hanno risposto all’invito di Salvatore Bettiol e dello staff di collaboratori che organizza pure la mezza maratona cittadina del 13 ottobre. L’ex campione azzurro ha lanciato la “5 alle 5” nel 2015 quasi per scommessa, portando a correre un migliaio di atleti. Da lì, la crescita è stata continua. E l’entusiasmo è andato di pari passo.

Oggi, quand’era ancora buio, si sono ritrovati sulle mura grandi e piccini (tra gli iscritti anche Asia, di 6 anni, e Pietro, di 7); atleti noti e podisti improvvisati. In prima fila, il sindaco Mario Conte, reduce dalla 100 chilometri del Passatore. Il breve tragitto della “5 alle 5” (5,6 chilometri) dev’essergli sembrato una passeggiata. “Un evento bellissimo, ringrazio Bettiol e i ragazzi del suo staff – ha commentato Mario Conte poco prima della partenza -. Vedo grande entusiasmo, Treviso è bellissima a tutte le ore e risponde sempre alla grande a questo tipo di iniziative”.

Al via sulle mura c’era anche il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, che ha guidato gli organizzatori e parte dei relatori del convegno “1st Treviso Lung Day”, in programma nel weekend al Ca’ Foncello. “Lo sport allunga la vita – ha commentato Benazzi -. Non serve correre, se non si è allenati. Ma l’importante è muoversi, tonificare la mente e il fisico. Questa è un’ottima occasione per farlo”.

Hanno corso Matteo Guidolin (appena riconfermato a sindaco di Riese Pio X), Dimitri Trinca, Andrea Roncato e Mauro Berti, quattro dei componenti della band musicale Los Massadores. Non è mancata l’ex nazionale russa di mezzofondo, Anastasia Dantchinova, ormai adottata nella Marca. E tra i più applauditi c’era naturalmente lui, Salvatore Bettiol, tirato a destra e a sinistra, tra foto e strette di mano, come forse non gli capitava neppure quand’era uno dei migliori maratoneti al mondo.

“I primi ad essere stupiti per tanto entusiasmo siamo noi – ha detto Bettiol -. I numeri sono superiori a quelli dell’anno scorso e negli ultimi giorni abbiamo anche dovuto rifiutare qualche iscrizione: 2600 atleti, all’alba, in una città piccola come Treviso sono un gran risultato. Per il prossimo anno cercheremo di accoglierne ancora di più. Ora, per noi, inizia il conto alla rovescia per la mezza maratona del 13 ottobre, che anche quest’anno sarà accompagnata da una 10 chilometri aperta a tutti. Un’altra bella sfida”.

L’area del Bastione San Marco ha iniziato ad animarsi in piena notte. Poi, qualche minuto dopo le 5, il via. Le t-shirt rosse realizzate dallo sponsor tecnico Diadora e distribuite per tutta la giornata di giovedì al negozio Sportler di Silea, hanno puntellato un percorso che si snodava per poco più di cinque chilometri, toccando gli angoli più suggestivi della città: da Piazza dei Signori alla Pescheria, dal Lungosile al Duomo.

Il primo a giungere sul traguardo, per la cronaca, è stato il montebellunese Flavio Gobbo, che ha completato il percorso in poco meno di 19 minuti, precedendo di poco l’amico Paolo La Placa. Prima donna, invece, la giovane Beatrice Scarpini, karateka di Preganziol, che coltiva la passione per la corsa. Seconda, la mammina volante di Dosson, Caterina Chiaradia. Terza Elena Sarzetto, di Treviso. Ordini d’arrivo d’importanza relativa, però, perché la vera differenza, alla “5 alle 5”, la fa la voglia di divertirsi e di stare assieme.

Dopo la corsa, colazione di gruppo sulle Mura, con il coinvolgimento degli Alpini del gruppo “Città di Treviso”. Poi tutti al lavoro. Applausi. E appuntamento al 2019. Anche se, tra poco meno di un mese, il 5 luglio, nascerà l’edizione padovana della “5 alle 5”, con partenza e arrivo in Prato della Valle.

Il successo della “5 alle 5” si allarga, e la cosa non stupisce. In fondo, basta puntare la sveglia in piena notte ed essere disposti a sacrificare qualche ora di sonno. Il divertimento, a giudicare dall’atmosfera che regnava oggi sul Bastione San Marco, è garantito.

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