Acquisti on line per 7 italiani su 10, allarme truffe

Più di 7 italiani su 10 (75%) comprano on line per oltre 14 miliardi di euro in un anno. E’ quanto emerge da una analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) sull’ultimo report Digital in relazione ai dati Istat sulle vendite al dettaglio in Italia che a maggio 2020 registrano il record storico dell’ecommerce con una crescita tendenziale record del 41,7% in controtendenza rispetto ai cali registrati da negozi e supermercati tradizionali.

Gli acquisti on line sono spinti anche dall’incremento del +19% in cinque anni dei sistemi di pagamento elettronici con gli italiani hanno nel portafoglio oltre 98 milioni di tessere bancomat, carte di credito e carte prepagate multiuso spiega Uecoop su dati Bankitalia.

Ma il boom dello shopping on line, che ha trovato nuovo slancio con i limiti agli spostamenti e il distanziamento imposti dall’emergenza coronavirus, pone però il problema della sicurezza visto che – sottolinea Uecoop –truffe e frodi sul web sono raddoppiate negli ultimi dieci anni e colpiscono in modo trasversale più settori: dal turismo all’abbigliamento, dall’elettronica ai vestiti fino all’alimentare, ma anche il comparto bancario e quello fiscale. L’ultimo alert è quello lanciato dall’Agenzia delle Entrate per un attacco nazionale con una mail truffa che – evidenzia Uecoop – riporta nell’oggetto la dicitura “IL DIRETTORE DELL’AGENZIA” e che nel testo invita a prendere visione di documenti Office contenuti in un archivio .zip allegato per verificare la conformità dei propri pagamenti, ma che è in realtà una trappola per ottenere informazioni riservate e magari password e codici di conti correnti.

Per ridurre il rischio occorre seguire – spiega Uecoop – alcune semplici regole: utilizzare software e browser completi ed aggiornati, avere un buon sistema antivirus, dare la preferenza siti ufficiali, non fornire i propri dati a richieste che arrivano da indirizzi sconosciuti o sospetti, studiare il contenuto delle mail e diffidare di quelle che sfoggiano un italiano stentato che potrebbe far pensare messaggi inviati da serve situati all’estero, non cliccare mai su qualsiasi tipo di link se non si è assolutamente certi e sicuri della provenienza della mail, non fornire mai i propri dati a siti sconosciuti e bisogna assolutamente evitare – avverte Uecoop – di comunicare codici o password di banche, Poste o carte di credito o bancomat.

Ma la giungla di trappole – evidenzia Uecoop – rischia di mandare all’aria anche le vacanze di molti italiani con truffatori sempre più esperti che si preoccupano di ogni dettaglio: oltre alle foto della casa “fantasma” da affittare inseriscono un numero di cellulare al quale risponde sempre qualcuno almeno fino a quando non sono arrivati i soldi dell’acconto o del saldo su coordinate bancarie intestate a prestanome nullatenenti che anche se individuati non possono risarcire alcunchè. Un ultimo metodo di raggiro – conclude Uecoop – fa leva sulle immagini ritoccate che trasformano una stamberga in una finta abitazione di lusso, oppure che riprendono il mare a due passi mentre invece si trova a chilometri.

 

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